Investing.com - I futures del petrolio sono in calo questo venerdì, per via della chiusura di due della raffinerie della East Coast dopo il passaggio dell’uragano Sandy.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a dicembre sono stati scambiati a 86,67 dollari al barile nella mattinata europea, in calo dello 0,48%.
I prezzi sono saliti di più di un punto percentuale dopo che l’EIA ha dichiarato nel suo report settimanale che le scorte di greggio sono scese di 2,0 milioni di barili nella settimana terminata il 26 ottobre, contro le aspettative di un aumento di 1,5 milioni di barili.
Le scorte di greggio sono rimaste stabili a 373,1 milioni di barili la scorsa settimana.
I prezzi hanno recuperato terreno inoltre dopo che il Dipartimento del Lavoro ha dichiarato che il numero di persone che ha presentato istanza di sussidio di disoccupazione è sceso nella settimana scorsa a 363.000 contro il dato di 372.000 della settimana precedente, e contro le aspettative di un calo a 370.000.
Il report ha fatto seguito ad altri dati che mostrano un aumento superiore al previsto ad ottobre nell’occupazione del settore privato.
L’azienda di gestione buste paga ADP ha dichiarato sempre ieri che il settore privato Usa ha seganto un aumento di 158.000 posti di lavoro questo mese, contro le aspettative di un aumento a 135.000.
Sempre ieri l’ISM (Institute of Supply Management ) ha dichiarato che l’indice dell’attività manifatturiera negli USA è scesa inaspettatamente ad ottobre, scendendo a 51 da una lettura di 51,3 nel mese precedente.
Un secondo report ha mostrato che la fiducia dei consumatori statunitensi è salita al livello più alto da ottobre 2008.
Gli USA sono il primo consumatore mondiale di petrolio, e rappresentano il 22% della domanda globale.
Sull’ICE Futures Exchange, i futures sul petrolio Brent con consegna a dicembre sono scesi dello 0,08%, a 108,06 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 21,39 dollari al barile.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a dicembre sono stati scambiati a 86,67 dollari al barile nella mattinata europea, in calo dello 0,48%.
I prezzi sono saliti di più di un punto percentuale dopo che l’EIA ha dichiarato nel suo report settimanale che le scorte di greggio sono scese di 2,0 milioni di barili nella settimana terminata il 26 ottobre, contro le aspettative di un aumento di 1,5 milioni di barili.
Le scorte di greggio sono rimaste stabili a 373,1 milioni di barili la scorsa settimana.
I prezzi hanno recuperato terreno inoltre dopo che il Dipartimento del Lavoro ha dichiarato che il numero di persone che ha presentato istanza di sussidio di disoccupazione è sceso nella settimana scorsa a 363.000 contro il dato di 372.000 della settimana precedente, e contro le aspettative di un calo a 370.000.
Il report ha fatto seguito ad altri dati che mostrano un aumento superiore al previsto ad ottobre nell’occupazione del settore privato.
L’azienda di gestione buste paga ADP ha dichiarato sempre ieri che il settore privato Usa ha seganto un aumento di 158.000 posti di lavoro questo mese, contro le aspettative di un aumento a 135.000.
Sempre ieri l’ISM (Institute of Supply Management ) ha dichiarato che l’indice dell’attività manifatturiera negli USA è scesa inaspettatamente ad ottobre, scendendo a 51 da una lettura di 51,3 nel mese precedente.
Un secondo report ha mostrato che la fiducia dei consumatori statunitensi è salita al livello più alto da ottobre 2008.
Gli USA sono il primo consumatore mondiale di petrolio, e rappresentano il 22% della domanda globale.
Sull’ICE Futures Exchange, i futures sul petrolio Brent con consegna a dicembre sono scesi dello 0,08%, a 108,06 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 21,39 dollari al barile.