MILANO (Reuters) - Le trattative per la cessione di una quota del Milan a Rocco Commisso, imprenditore italo-americano alla guida di Mediacom, sono al momento interrotte.
Lo dice una fonte vicina alla situazione, dopo che negli ultimi giorni sembrava potesse concretizzarsi un accordo per un nuovo riassetto del Milan.
L'ipotesi sul tavolo prevedeva la cessione del 70% delle quote, mentre Li sarebbe rimasto con una minoranza del 30%.
"L'offerta c'è e c'è ancora", spiega la fonte, spiegando che l'interruzione delle trattative è dovuta è legata all'indecisione di Li, che entro pochi giorni deve rimborsare al fondo Elliott 32 milioni di aumento di capitale.
Se ciò non avverrà, Elliott avrà la possibilità di avviare le procedure per diventare il proprietario del club.
"Non è escluso che Li provi a versare i 32 milioni e a prendere tempo fino ad ottobre", spiegava nei giorni scorsi una seconda fonte.
A metà ottobre l'imprenditore cinese, che l'anno scorso ha rilevato dalla famiglia Berlusconi il Milan, valutato 740 milioni di euro debiti inclusi, deve rimborsare 180 milioni ricevuti da Elliott per concludere l'operazione .
Sempre ad ottobre scadono i due bond, dell'importo complessivo di 128 milioni, emessi dal Milan e sottoscritti da Elliott nell'ambito dell'operazione di riassetto del club.
A una quota del Milan si è dichiarata pubblicamente interessata anche la famiglia Ricketts ma, secondo quanto riferito dalla seconda fonte, la proposta di Commisso, assistito da Goldman Sachs, era considerata in vantaggio.
Intanto, nella giornata di oggi, è atteso il verdetto dell'Uefa, che nelle scorse settimane non ha concesso al club un accordo di patteggiamento per violazione delle norme del fairplay finanziario, citando l'incertezza della situazione debitoria del club, che a questo punto potrebbe venir sanzionato con l'esclusione dalle competizioni europee l'anno prossimo.
(Elvira Pollina)