Investing.com - Le schiarite politiche in Germania sostengono i mercati europei con il Ftse Mib tra i migliori del vecchio continente, in crescita dell’1,64% e in recupero rispetto alla chiusura negativa della seduta di ieri (-0,94%).
In evidenza i titoli bancari che con il +2,68% del FTSE Italia All Share Banks sostengono Piazza Affari. Spicca Banco Bpm (MI:BAMI) che guadagna il 3,36% dopo che il Sole 24 Ore ha scritto che l’istituto è in attesa di nuove offerte per i crediti deteriorati della banca guidata da Giuseppe Castagna. Secondo il quotidiano finanziario, sarebbero sette le cordate che presenteranno le proprie offerte, per una cessione di crediti che si aggira tra i 3,5 e i 9,5 miliardi di euro.
Le offerte verranno presentate entro il 10 luglio e permetterebbero a Banco Bpm di rispettare il target stabilito dalla Banca centrale europea che prevede un minimo di 3,5 miliardi, anche se l’obiettivo del managment potrebbe essere più ambizioso.
In grande evidenza anche Banca Carige (MI:CRGI) che cresce del 6% dopo le tensioni dei giorni scorsi a causa delle dimissioni del presidente Tesauro e del consigliere del cda Stefano Lunardi.
Ieri l’ad di Carige Paolo Fiorentino aveva annunciato in un’intervista al Corriere della Sera che l’istituto aveva ricevuto “per gli utp un’offerta di circa 400 milioni”. L’obiettivo del gruppo è quello di arrivare alla cessione di crediti in sofferenza per un totale di 1 miliardo.
Ottimista il tono delle parole di Fiorentino, prevedendo un 2018 in cui si punta a “pulire il bilancio, e fatto questo, con un’efficiente allocazione del capitale, ritornare al mercato, cambiando focus, da large corporate a small business”.
Ben impostata anche Unicredit (MI:CRDI) che guadagna intorno al 3%, dopo che Morgan Stanley (NYSE:MS) ha migliorato la raccomandazione a overweight rispetto al precedente equalwight ma ha ridotto il target price a 19 euro. Ieri l’istituto aveva annunciato di aver completato il trasferimento delle attività di credito su pegno in Italia a Dorotheum.
Secondo quanto comunicato dall’istitutuo, la transazione avverrà nel terzo trimestre 2018 e avrà un impatto positivo superiore a 100 milioni di euro sul conto economico consolidato e di quasi 4 punti base sul CET1 ratio del gruppo.