** Banche generalmente deboli a Piazza Affari dopo l'intesa raggiunta ieri con l'Ue, al termine di quasi un anno di negoziati, sulla gestione delle sofferenze.
** In attesa di dettagli sugli aspetti tecnici dell'accordo, gli occhi sono puntati soprattutto sui costi della garanzia offerta dal governo, ritenuti in generale dagli analisti piuttosto alti e quindi interessanti solo per le banche con profilo di rischio più elevato come Mps e Carige.
** Intorno alle 11,40 Mps balza del 3,4% e Carige guadagna lo 0,9%.
** Mps beneficia anche di rinnovate speranze che la banca possa essere coinvolta in operazioni di M&A. "Secondo noi le garanzie pubbliche aumentano la polarizzazione fra banche favorendo il consolidamento", osserva Equita in una nota.
** Vendute le altre banche: Pop Emilia cede il 3,9%, Ubi (MI:UBI) il 3,8%, Banco Popolare (MI:BAPO) il 3,3%, UniCredit il 2,2%. Contengono le perdite gli istituti meglio posizionati in termini di patrimonializzazione come Intesa Sanpaolo (MI:ISP) (-0,8%) e Pop Milano (-0,9%).
** L'indice dei bancari italiani cede l'1,2%, in linea con il settore europeo.
** "La sensazione è che la struttura dell'accordo si configuri come un piccolo aiuto alle banche più in difficoltà, ma non risolva in modo decisivo il problema sistemico", commenta Icbpi nella nota giornaliera.
** "Secondo noi, il prezzo della garanzia appare piuttosto costoso e dubitiamo che molte banche italiane siano interessate a usarla per liberarsi dei crediti deteriorati", commenta un broker.