ROMA (Reuters) - Il governo vuole che Alitalia torni a essere "una vera compagnia di bandiera" con il 51% controllato dallo Stato, ma serve anche un investitore "forte" che si occupi dell'operatività dei voli, ha detto oggi il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli.
Occorre "il mantenimento del 51% all'Italia ma con un investitore forte accanto che abbia come mission di far volare gli aerei. Perché deve tornare a essere una vera compagnia di bandiera", ha detto il ministro M5s durante un'intervista a Rai News 24.
Il 20 giugno scorso la Camera ha approvato in via definitiva il decreto che ha spostato a fine ottobre il termine per la vendita di Alitalia e al 15 dicembre la scadenza per la restituzione del prestito ponte da 900 milioni.
La compagnia è stata messa in vendita dal governo Gentiloni dopo che nella primavera del 2017 era stata posta in amministrazione straordinaria.
Nel corso della procedura di vendita di Alitalia, i commissari hanno raccolto tre offerte e quella di Lufthansa era stata indicata come la più interessante.
Hanno ufficializzato di aver manifestato interesse per la compagnia anche EasyJet, che agisce come capofila, secondo ricostruzioni di stampa, con Air France e Cerberus, e la low cost ungherese Wizz Air.
Il contratto di governo Lega-M5s prevede che Alitalia "non vada semplicemente salvata in un'ottica di mera sopravvivenza economica bensì rilanciata, nell'ambito di un piano strategico nazionale dei trasporti che non può prescindere dalla presenza di un vettore nazionale competitivo".