ROMA (Reuters) - I prestiti delle banche italiane alle famiglie e alle imprese sono cresciuti in giugno del 2,6% annuo, in trend positivo da oltre due anni, mentre continua il calo dei crediti in sofferenza, che in maggio, al netto delle rettifiche, sono al 2,84% degli impieghi sui minimi da luglio/agosto 2012.
Lo dice l’ultimo rapporto dell'Abi, l’associazione delle banche italiane.
Dai dati aggiornati a maggio 2018 è confermata anche la crescita del mercato dei mutui, in incremento annuo del 2,3%.
Le sofferenze nette a maggio si sono attestate a 49,3 miliardi, minimo da marzo 2102, dai 50,9 di aprile e sono in calo del 43% negli ultimi 17 mesi, dice il rapporto Abi.
Restano sui minimi storici anche i tassi praticati alla clientela. Quello medio sui prestiti a giugno si è attestato al 2,6%, quello per le nuove operazioni di acquisto di abitazioni all’1,80% e quello per i nuovi finanziamenti alle imprese, all’1,37%.
I depositi (conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati, a fine giugno, di circa 88 miliardi rispetto a un anno prima (+6,3% su base annuale), mentre è sempre in calo la raccolta a medio e lungo termine, tramite obbligazioni, per quasi 57,3 miliardi di euro negli ultimi 12 mesi (-18,3%). Il saldo di queste due componenti determina a maggio una variazione annua di +1,8%.