BRUXELLES (Reuters) - La Banca centrale europea non è in contatto con le autorità italiane sul tema delle sofferenze bancarie dopo il decreto varato dal governo mercoledì scorso.
Lo dice Mario Draghi in un'audizione alla commissione Affari economici e monetari del Parlamento europeo, precisando che Francoforte può accettare crediti non performing (Npl) tramutati in titoli cartolarizzati come collaterale in cambio di fondi Bce a patto che rispettino i requisiti di rating.
La normativa europea sul 'bail-in', osserva il presidente della Bce, contempla già l'ipotesi di scorporare alcune passività (liabilities) nei momenti di instabilità dei mercati.
"Non stiamo parlando di acquisti... la questione è accettare o meno come collaterale 'non performing loan' come titoli cartolarizzati garantiti da sofferenze" spiega.
"Le Abs dovranno avere un rating minimo second-best pari a singola A. Che tra gli asset sottostanti ci siano 'Npl' non impedisce che i titoli possano essere portati in Bce come collaterale" aggiunge.
L'11 febbraio, durante un briefing con la stampa, il ministero dell'Economia italiano aveva parlato di colloqui con Francoforte per includere i titoli oggetto di garanzia pubblica anche nel programma di acquisto di Asset backed securities.