MILANO (Reuters) - È aumentato ancora in aprile toccando il nuovo massimo da circa due anni il controvalore dei titoli di Stato italiani detenuti da investitori esteri, nel mese che ha preceduto il ritorno della tensione sul mercato del debito italiano, con la nascita del governo Lega-M5S.
Secondo i dati contenuti nel documento mensile 'Finanza pubblica, fabbisogno e debito', diffuso stamane da Banca d'Italia, ad aprile il controvalore dei titoli emessi dal Tesoro italiano in mano a investitori non residenti risultava pari a 720,728 miliardi di euro dai 712,630 (rivisto da 712,730) del mese precedente.
Il valore toccato ad aprile è il più alto dai 730,610 miliardi registrati nel marzo 2016.
In base a calcoli Reuters sui dati di via Nazionale, la quota dei titoli in mano ai non residenti è rimasta stabile al 36,6%.
Il dato include i titoli di Stato detenuti da investitori domestici attraverso soggetti non residenti (come gestioni patrimoniali e fondi) e quelli detenuti dall'Eurosistema direttamente (e non attraverso Bankitalia) e da banche centrali di altri Paesi.
Nella sua ultima relazione annuale Bankitalia stimava a fine 2017 una quota detenuta da investitori esteri veri e propri al 26,5%, contro un dato 'lordo' del 35,4%, confermando un divario tra le due grandezze storicamente nell'ordine dei 10 punti percentuali [nL5N1T04RN].