9 febbraio (Reuters) - Le borse dell'area Asia-Pacifico sono positive oggi e hanno toccato i massimi da 18 mesi, con gli investitori più fiduciosi sulla Cina mentre il dollaro si è stabilizzato sulla scia dei crescenti timori per la situazione politica in Europa.
L'indice MSCI, che non comprende Tokyo, alle 8,25 segna +0,27% a 458,83 punti. Il benchmark giapponese Nikkei ha chiuso in calo dello 0,5%.
Il rally dei prezzi delle materie prime che prosegue, guidato da rame e minerale di ferro, assieme a una moderata stretta sulle politiche monetarie da parte di Pechino, ha generato una visione più ottimistica dei risultati societari in Cina, secondo gli analisti.
Gli utili di MSCI Cina dovrebbero crescere di quasi il 15% nei prossimi 12 mesi, rispetto al +13% delle società di MSCI Asia senza il Giappone, stando a dati Thomson Reuters.
SHANGHAI ha chiuso ai massimi da 2 mesi spinta dai titoli dei produttori di vetro e cemento, dopo il segnale arrivato dal governo di possibili riforme sul fronte dei materiali da costruzione.
In rialzo HONG KONG. Prada guadagna l'1,3% circa.
Chiusura positiva per TAIWAN. Ha chiuso poco più che piatta SEUL.
SINGAPORE ha raggiunto i massimi da 15 mesi grazie a solidi risultati societari.
Chiusura positiva per SYDNEY, sostenuta dal balzo di AMP (+3,98%) sulla decisione del maggior gestore di fondi del Paese di tagliare l'esposizione al proprio settore assicurazioni vita, in difficoltà.
MUMBAI invece leggermente negativa, zavorrata dai bancari.