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Brexit nel caos, un rinvio sembra inevitabile

Pubblicato 14.03.2019, 11:49
Aggiornato 14.03.2019, 11:49

Investing.com - I legislatori britannici hanno bocciato l’idea di lasciare l’Unione Europea senza un accordo il 29 marzo, aprendo la strada al voto di oggi che potrebbe portare ad un rinvio della Brexit almeno fino alla fine di giugno.

Il Ministro delle Finanze britannico Philip Hammond ha avvertito che Bruxelles potrebbe insistere per un lungo rinvio della Brexit se il governo britannico richiedesse una proroga del processo.

“Va oltre il nostro controllo e l’Unione Europea sta indicando che solo se arriveremo ad un accordo ci consentirà una breve proroga tecnica per far approvare la legge”, ha riferito Hammond a Sky News.

“Se non troveremo un’intesa e continueremo a discutere tra noi su quale sia il modo migliore di procedere, allora è probabile che l’UE possa insistere su un periodo significativamente più lungo”, ha aggiunto.

Ieri il Primo Ministro Theresa May ha reso noto che i legislatori dovrebbero arrivare ad un accordo prima di poter ottenere una proroga. Tutti gli altri 27 stati membri dell’UE dovranno essere d’accordo su un’eventuale proroga.

May ha reso noto di preferire un rinvio breve, implicando che il governo potrebbe cercare di far approvare il piano che aveva negoziato con l’UE entro la metà della prossima settimana, sebbene sia stato bocciato nettamente dai legislatori sia a gennaio che martedì scorso.

Andrew Bridgen, legislatore euroscettico del Partito Conservatore di May, la accusa di stare perseguendo una politica di “fare terra bruciata”, distruggendo tutte le altre opzioni sulla Brexit per non lasciare ai legislatori altra possibilità che scegliere tra il suo piano ed un rinvio di un anno o più.

L’Unione Europea ha reso noto che non ci saranno ulteriori negoziati con Londra sui termini dell’accordo, siglato con May dopo due anni e mezzo di complicate trattative.

Nel giugno 2016 il popolo britannico ha votato con il 52% contro il 48% per lasciare l’UE, decisione che non solo ha diviso i principali partiti ma che ha anche spaccato la società britannica.

I favorevoli sono dell’idea che consentirà al Regno Unito di controllare l’immigrazione e di trarre vantaggio dalle opportunità globali, stringendo nuovi accordi commerciali con gli Stati Uniti ed altri paesi e mantenendo al contempo stretti rapporti con l’UE.

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