MILANO (Reuters) - Il secondario italiano evidenzia una lieve flessione su prese di profitto, dopo il rialzo che nelle ultime sedute ha coinvolto tutte le periferie.
"Assistiamo a un sell-off ma in un ambito di forza. Si tratta di prese di beneficio che riguardano l'Italia dopo gli ultimi rialzi. Si è visto in particolare qualche flusso di vendita da Btp verso Oat" dice un trader italiano. "Per il resto regna l'attesa della Bce, con i rischi che pendono tutti da un lato, dato che qualunque notizia 'bond-positive' è di fatto già prezzata".
Gli investitori si sono posizionati per una graduale riduzione dello stimolo monetario da parte di Francoforte ma non si aspettano che modifiche alla 'forward guidance' vengano annunciate nel meeting di domani. Una possibilità quindi non prezzata dal mercato. La scorsa settimana, tre fonti vicine alla situazione hanno detto a Reuters che per gli aggiustamenti alla 'forward guidance' occorrerà aspettare ancora un po', lasciando supporre che marzo potrebbe rappresentare un'opzione più realistica.
In una giornata che non vede appuntamenti con l'offerta di nuova carta, dopo il decennale sindacato spagnolo di ieri da 10 miliardi di euro, in serata il Tesoro renderà noti i dettagli in vista dell'asta del Bot semestrale del 29 gennaio. In occasione del collocamento del 26 gennaio, Via XX Settembre ha fatto sapere che metterà a disposizione degli investitori tra 2,75 e 3,75 miliardi di euro in Ctz e due Btpei.
La maggiore lentezza registrata in questa fase di rialzo dall'Italia rispetto alle altre periferie non è, secondo il trader, da attribuirsi al momento a un timore politico in vista delle elezioni del 4 marzo. "In questa fase di rialzo, il Btp è apparso meno esuberante e questo è da attribuirsi a questioni di 'size'. Siamo andati a traino di Spagna e Portogallo, ma perché abbiamo un mercato molto più liquido".