Investing.com – Le tensioni commerciali tra USA e Cina condizioneranno il sentimento dei mercati questa settimana, dopo la notizia secondo cui il Presidente Donald Trump intenderebbe andare avanti con i nuovi dazi sulle importazioni cinesi per un valore di 200 miliardi di dollari.
Le tensioni tra USA e Cina vanno avanti da mesi. Nessuna delle due parti sembra voglia cedere, alimentando i timori che un’escalation delle tensioni possa portare un rallentamento economico globale.
Per quanto riguarda i dati, sarà una settimana relativamente calma, si attende il report sul settore immobiliare.
Intanto, in Europa, gli investitori attendono i dati mensili britannici sull’inflazione e sulle vendite al dettaglio alla ricerca di indicazioni sull’effetto che la decisione della Brexit sta avendo sull’economia.
Attesi anche i dati preliminari sull’attività delle imprese della zona euro che potrebbero dare agli operatori dei mercati maggiori informazioni sull’effetto dei conflitti mondiali, della politica italiana e dei negoziati sulla Brexit.
In Asia si attende l’annuncio di politica monetaria della Banca del Giappone, sebbene non siano previsti interventi.
In vista della prossima settimana, Investing.com ha compilato una lista dei cinque principali eventi che potrebbero influenzare i mercati.
1. Sviluppi sulle trattative USA – Cina
I mercati attendono i possibili sviluppi sul botta e risposta tra Stati Uniti e Cina.
Il Presidente USA Donald Trump probabilmente annuncerà nuovi dazi du circa 200 miliardi di dollari di beni importati dalla Cina, secondo quanto dichiarato da una fonte ufficiale a Reuters, nonostante il Segretario al Tesoro Steven Mnuchin intenda riprendere i dialoghi con la Cina.
I dazi dovrebbero essere del 10% secondo il Wall Street Journal, anziché del 25% come precedentemente dichiarato.
L’eventuale decisione giunge nonostante l’invito fatto dagli USA alle autorità cinesi, tra cui il Vice Premier Liu He, per tentare di trovare una soluzione alla disputa in corso.
2. Dati immobiliari USA
Il Dipartimento per il Commercio pubblicherà i dati sulle concessioni edilizie e sui nuovi cantieri per il mese di agosto alle 8:30AM ET di mercoledì.
Si prevede un calo dello 0,1% delle concessioni, a 1,310 milioni, mentre per i nuovi cantieri è previsto un aumento del 5,8% a 1,120 milioni.
Attesi inoltre questa settimana i sondaggi sul settore manifatturiero a Philadelphia e New York.
C’è attesa anche per la Fed in vista del vertice del 25-26 settembre, durante il quale è previsto un aumento dei tassi di intresse.
Oltre ai dati è attesa l’ultima settimana di questa tornata di utili trimestrali; in agenda i report di FedEx (NYSE:FDX) e Oracle (NYSE:ORCL) lunedì, General Mills (NYSE:GIS) martedì e Micron (NASDAQ:MU) giovedì.
3. Dati sull’inflazione britannica
L’Ufficio Nazionale di Statistica britannico rilascerà i dati sull’indice dei prezzi al consumo relativo al mese di agosto martedì alle 08:30GMT (04:30AM ET).
Gli analisti prevedono un calo dal 2,4% dei prezzi al consumo dopo l’aumento del 2,5% del mese precedente, mentre per il dato core si prevede un calo dall’1,9% all’1,8%.
Oltre che sull’inflazione, gli operatori si concentreranno sui dati mensili sulle vendite al dettaglio alla ricerca di indicazioni sulla salute dell’economia.
4. Dati PMI preliminari della zona euro
L’indice composito dei direttori acquisti della zona euro (PMI) è atteso per venerdì alle 0800GMT (4:00AM ET), nelle aspettative di un calo a 54,4.
L’indice misura la produzione composita dei settori manifatturiero e dei servizi, ed è considerato un buon indicatore dell’attività economica.
Francia e Germania rilasceranno i loro report PMI rispettivamente alle 0700GMT e 0730GMT.
La BCE ha lasciato invariata al politica la scorsa settimana come previsto, confermando l’intenzione di terminare il programma di acquisti quest’anno e di alzare i tassi il prossimo autunno.
5. Annuncio di politica monetaria della BoJ
La Banca del Giappone annuncerà la decisione sulla politica monetaria mercoledì in conclusione al vertice di due giorni.
Si prevede che la BOJ terrà il tasso a meno 0,1% e che terrà l’obiettivo del rendimento dei titoli a 10 anni intorno allo 0%.
La banca centrale dovrebbe discutere dell’escalation delle tensioni commerciali globali che potrebbe avere degli effetti sull’economia del paese fortemente votata all’export.
Giappone e USA terranno un secondo round di trattative il prossimo venerdì, durante l’incontro tra il Ministro dell’Economia Toshimitsu Motegi e l’omologo statunitense Robert Lighthizer.
Tokio vorrebbe evitare i dazi sulle esportazioni di automobili e respingere la richiesta statunitense di un accordo bilaterale di libero scambio.
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