Investing.com – L’attenzione dei mercati finanziari globali sarà rivolta ai dati statunitensi sui prezzi al consumo, che potrebbero fornire indicazioni sull’andamento dell’inflazione e sul futuro andamento degli aumenti dei tassi da parte della Federal Reserve.
Oltre ai dati sull’IPC, gli operatori attenderanno le dichiarazioni di alcuni membri della Fed, alla ricerca di suggerimenti sulla politica monetaria futura.
Gli investitori continueranno a seguire il mercato dei bond, dopo che il rendimento dei Titoli del tesoro è schizzato al massimo pluriennale, dopo una serie di dati economici USA positivi che fanno pensare ad ulteriori aumenti da parte della Fed, a dicembre e anche oltre.
A Wall Street la prossima settimana segna l’inizio della stagione del rilascio degli utili relativi al terzo trimestre; per venerdì sono attesi i risultati delle banche JPMorgan Chase (NYSE:JPM), Citigroup (NYSE:C) e Wells Fargo (NYSE:WFC).
Lunedì i mercati azionari statunitensi saranno aperti, ma il mercato dei bond resterà chiuso per il Columbus Day.
In Asia, si attendono i dati mensili commerciali cinesi, che potrebbero indicare l’impatto dei conflitti commerciali con gli USA nelle esportazioni e importazioni di settembre.
In Europa si attendono i dati sulla crescita britannica alla ricerca di indicazioni sugli effetti che la Brexit sta avendo sull’economia.
In vista della prossima settimana, Investing.com ha compilato una lista dei cinque principali eventi che potrebbero influenzare i mercati.
1. Dati sull’inflazione USA
Il Dipartimento per il Commercio statunitense rilascerà i dati sui prezzi al consumo alle 8:30AM ET di giovedì, che potrebbero mostrare un ritorno dell’inflazione all’obiettivo della Fed.
Secondo gli operatori dei mercati i prezzi al consumo saliranno dello 0,2%su base mensile e del 2,4% su base annua.
Per l’ inflazione core è previsto un aumento dello 2,3% su base annua.
Oltre ai dati sull’inflazione, in agenda questa settimana il report sui prezzi al consumo di mercoledì e la lettura preliminare dell’indice sulla fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan.
2. Interventi dalla Fed
Sono attesi diversi interventi da autorevoli membri della Fed questa settimana, alla ricerca di indicazioni sul future andamento dei tassi.
Il primo a parlare sarà il Presidente della Fed di New York John Williams, che inteverrà al Central Banking Forum, organizzato a Bali dalla Bank Indonesia e dalla Federal Reserve Bank di New York.
Attesi anche i discorsi del Presidente della Fed di Atlanta Raphael Bostic, del Presidente della Fed di Chicago Charles Evans e di uno dei Governatori della Fed Randal Quarles.
La Fed ha lazato i tassi il mese scorso, il terzo aumento dell’anno, e si prevede possa alzarli nuovamente entro dicembre, portandoli tra il 2,25-e il 2,50%.
3. Utili 3° trimestre
Il colosso finanziario JP Morgan darà il calcio di inizio alla stagione di rilascio degli utili del terzo trimestre questo venerdì. L’azienda rilascerà il report prima dell’apertura dei mercati e si prevede un utile per azioni di 2,27 dollari. Lo scorso anno la lettura era di 1,76 dollari e su base annua ad oggi le azioni hanno guadagnato il 7%
Secondo FactSet, si prevede una crescita annua nel terzo trimestre pari al 19,2%, con utili in salita del 7,3%, grazie all’aumento dei prezzi del greggio e alle riforme fiscali statunitensi.
4. Dati commerciali cinesi
La Cina rilascerà i dati commerciali nella mattinata di venerdì.
Si prevede che il report mostri un surplus commerciale del paese in calo a 21,0 miliardi di dollari il mese scorso dai 27,9 miliardi del mese precedente.
Per le esportazioni cinesi si prevede un aumento del 9,1% a settembre rispetto allo scorso anno, mentre per le importazioni è previsto un aumento del 15,0%.
Gli ultimi dati hanno iniziato a mostrare segni di rallentamento per la seconda economia globale, alimentando i timori per le ripercussioni della guerra commerciale tra USA e Cina.
Gli USA hanno applicato dei dazi su oltre la metà dei beni importati dalla Cina, per un valore di 500 miliardi di dollari, e la Cina ha contraccambiato.
La possibilità di nuove trattative è sfumata di recente e nessuna delle due parti sembra voler cedere.
5. PIL britannico
L’Ufficio Nazionale di Statistica britannico rilascerà i dati sulla crescita economica relativi al mese di agosto mercoledì alle 08:30GMT, o 4:30AM ET.
Le aspettative sono di un calo allo 0,1% dopo la lettura dello 0,3% di luglio.
La Gran Bretagna lascerà l’UE a marzo del prossimo anno e si prevede che i dialoghi riprendano prima del summit dei leader europei del 18 ottobre.
La Premier Theresa May finora non sembra voglia abbandonare l’idea di mantenere stretti legami con l’UE e per questo è molto criticata nel suo paese e anche a Bruxelles.
Ma i responsabili UE dei negoziati dicono che l’accordo è “molto vicino”, secondo fonti diplomatiche, un segnale che indica il possibile raggiungimento di un accordo sul controverso tema dei confini con l’Irlanda.
Secondo la maggior parte degli economisti la Banca d’Inghilterra alzerà nuovamente i tassi solo dopo l’uscita dall’UE.
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