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Calendario economico - le cinque cose da seguire questa settimana

Pubblicato 05.05.2019, 12:01
Aggiornato 05.05.2019, 12:01
© Reuters.

Investing.com – Gli operatori dei mercati rivolgeranno la loro attenzione all’inflazione e ai dati commerciali dopo l’aggiornamento della politica monetaria della settimana scorsa da parte della Federal Reserve, intanto, questa stagione di utili inizia a rallentare il ritmo dopo la tornata dei titoli tech della scorsa settimana.

Ecco cosa bisogna sapere prima di iniziare la settimana.

1 Dati sull’inflazione USA

Gli investitori attenderanno i dati sull’inflazione alla produzione e al consumo, in agenda per giovedì e venerdì; il vertice della scorsa settimana della Federal Reserve ha visto il Presidente Jerome Powell ridimensionare la debolezza dell’inflazione USA definendola come “transitoria”.

Powell ha dichiarato che secondo i policymaker non ci sono grandi motivi per intervenire sui tassi in nessuna delle due direzioni, nonostante le pressioni del Presidente USA Donald Trump che chiede tassi più bassi a supporto dell’economia.

Le previsioni dicono che i prezzi al consumo saliranno dello 0,4% su base mensile e del2,1% su base annua.

Powell ha ragione a vedere così l’inflazione? Alcuni indicatori, dalla crescita del primo trimestre agli ordinativi industriali, sono stati piuttosto positivi di recente. Il problema è che il manifatturiero sta crescendo più lentamente e le scorte stanno salendo. Il report confermerà se l’inflazione debole è realmente transitoria.

2. Trattative USA - Cina

Per l’ inflazione core, che esclude alimentari ed energetici, è previsto un aumento dello 0,2% su base mensile e del 2,2% su base annua.

Il Vice Premier cinese Liu He si recherà a Washington per proseguire i dialoghi iniziati la scorsa settimana a Pechino e che il Segretario al Tesoro Steven Mnuchin ha definito “produttivi”.

Il Vice Presidente Mike Pence ha dichiarato venerdì che il Presidente “resterà fermo” sulle sue richieste di importanti modifiche alle pratiche commerciali cinesi; ha aggiunto che la cancellazione dei dazi sulle importazioni dalla Cina farà parte di un meccanismo che si avvierà dopo l’accordo con Pechino.

3. Dati europei da tenere d’occhio

I dati economici stano diventando più importanti del solito in questi giorni, mentre i mercati cercano di capire se bisogna davvero puntare sul “green”.

I dati sulla produzione industriale tedesca e sugli ordinativi industriali di questa settimana contribuiranno a valutare la forza della principale economia della zona euro, dopo i dati della scorsa settimana che hanno mostrato che l’economia è cresciuta più del previsto nel primo trimestre, rimbalzando dal calo della seconda metà del 2018.

Nel Regno Unito sono attesi una serie di dati, tra cui quelli sul PIL in agenda per venerdì, dopo che la Banca d’Inghilterra ha alzato le previsioni di crescita per il 2019 dopo l’ultimo vertice, rivedendo però al ribasso le previsioni di inflazione.

Le previsioni della banca sono le prime dopo il rinvio ad ottobre della scadenza per la Brexit; la banca ha affermato che la tempistica e la ntura della Brexit resta il maggiore fattore per le previsioni economiche.

4. Report sugli utili

Questa settimana inizia a scendere il ritmo della tornata di report sugli utili. Sono attese circa 60 delle aziende dell’indice S&P 500, tra cui Walt Disney (NYSE:DIS), TripAdvisor Inc (NASDAQ:TRIP) e AIG (NYSE:AIG).

L’azienda di servizi di trasporto a chiamata (“ride hailing”), Lyft (NASDAQ:LYFT) rilascerà il report sugli utili del primo trimestre dopo la campanella di chiusura di martedì; il titolo è sceso del 14% dall’IPO lanciata a fine marzo. La reazione del mercato agli utili potrebbe preparare il terreno alla rivale Uber (NYSE:UBER) in vista dell’imminente IPO di questa settimana.

5. Banche centrali

La Reserve Bank of Australia si riunirà martedì, seguita mercoledì dalla Reserve Bank of New Zealand. Entrambe le economie si trovano ad affrontare bassi livelli di inflazione, buone condizioni del mercato del lavoro e poco spazio di manovra per intervenire sui tassi. Inoltre, entrambe le economie hanno forti legami commerciali con la Cina, dove la crescita sta rallentando.

L’aumento del tasso di cambio aussie-kiwi fa pensare che gli investitori vedano una maggiore possibilità di un taglio dei tassi di interesse in Nuova Zelanda. Se la RBA, che ha mantenuto stabile la politica per 29 vertici, deciderà di tagliare i tassi martedì, la RBNZ avrà un motivo in più per farlo.

-- Articolo realizzato con il contributo di Reuters

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