Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo lunedì 20 febbraio:
1. Borse globali al rialzo, mercati USA chiusi
Gli scambi resteranno limitati questo lunedì con i mercati statunitensi chiusi per il Giorno del Presidente.
In Europa, le borse hanno aperto la settimana positivamente, con l’indice tedesco DAX su dello 0,6% mentre gli investitori tengono d’occhio gli utili e le notizie sulle compagnie.
In Asia, i mercati hanno chiuso al rialzo, con l’indice Shanghai Composite in Cina che balza dell’1,2%, mentre il nipponico Nikkei sale dello 0,1%.
2. Dollaro stabile, i traders valutano le prospettive sui tassi della Fed
Il dollaro è pressoché invariato contro il paniere delle altre principali valute questo lunedì, con gli investitori in attesa di maggiori indicazioni sulla tempistica del prossimo aumento dei tassi di interesse USA.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 100,85 nelle prime ore degli scambi a New York, pressoché invariato sulla giornata.
Questa settimana i riflettori dei mercati finanziari globali saranno puntati sui verbali dell’ultimo vertice di politica monetaria della Federal Reserve e sui dati sul settore immobiliare per avere maggiori dettagli sulla tempistica del prossimo aumento dei tassi di interesse USA.
Attesi anche una serie di intereventi da parte dei funzionari della Fed questa settimana, tra cui il Presidente della Fed di Minneapolis Neel Kashkari, il Presidente della Fed di Philadelphia Patrick Harker ed il Presidente della Fed di Atlanta Dennis Lockhart.
La Presidente della Federal Reserve di Cleveland Loretta Mester questa mattina a Singapore si è detta d’accordo con un aumento dei tassi di interesse a questo punto se l’economia dovesse mantenere questa performance.
I future Fed fund mostrano una probabilità pari a meno del 15% di un aumento dei tassi a marzo, secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com. La possibilità di un aumento a giugno è pari invece a circa il 70%.
3. Riflettori ancora puntati sulla politica in Europa e sulla Grecia
Restano al centro dell’attenzione gli sviluppi sulle elezioni presidenziali francesi dopo i pochi progressi delle trattative del weekend finalizzate a trovare un unico candidato di sinistra.
La notizia che il socialista Benoit Hamon ed il rivale di estrema sinistra Jean-Luc Melanchon starebbero discutendo una collaborazione per la corsa alle presidenziali ha sconvolto i mercati venerdì.
Gli investitori ritengono che una tale collaborazione potrebbe mettere fuori gioco il centrista Emmanuel Macron al primo turno favorendo la candidata di estrema destra nonché anti-globalizzazione Marine Le Pen alla corsa all’Eliseo.
Intanto in Germania i socialdemocratici di centro sinistra (SPD) hanno superato il partito conservatore dei Cristiani Democratici (CDU/CSU) della Cancelliera Angela Merkel per la prima volta dal 2006 in un sondaggio condotto dall’Istituto Emnid, secondo quanto riportato ieri da Bild am Sonntag.
Sempre ieri, l’ex Primo Ministro italiano Matteo Renzi si è dimesso da capo del Partito Democratico (PD), aprendo la strada ad un conflitto per la leadership nel quale affronterà i rivali minacciando di dividere il centro-sinistra.
Gli investitori seguiranno da vicino inoltre il vertice dei ministri delle finanze della zona euro, che discuteranno della scadenza del salvataggio della Grecia.
In lieve rialzo l’euro, con la coppia EUR/USD su di meno dello 0,1% a 1,0621, dopo aver chiuso la seduta precedente a -0,55%.
4. Unilever crolla dopo che Kraft ritira l’offerta da 143 miliardi di dollari
Il colosso anglo-olandese dei beni di consumo Unilever PLC (LON:ULVR) registra un crollo questo lunedì dopo che il rivale statunitense Kraft Heinz (NASDAQ:KHC) ha deciso di ritirare la sorprendente offerta di fusione da 143 miliardi di dollari.
Il titolo di Unilever quotato sulla borsa di Londra, schizzato del 13% venerdì in seguito alla notizia della proposta, è crollato dell’8% questa mattina.
Un portavoce di Kraft Heinz ha dichiarato che la compagnia aveva sperato di trattare “amichevolmente” ma ha deciso di ritirare l’offerta quando Unilever ha reso noto di “non voler approfondire la transazione”.
5. La crescita delle esportazioni nipponiche rallenta
Le esportazioni nipponiche a gennaio sono aumentate ad un tasso più lento rispetto al mese precedente per via della riduzione delle esportazioni negli Stati Uniti e della festività del Capodanno Lunare, in un clima di apprensione per il protezionismo che ha scatenato dubbi per le prospettive.
Le esportazioni a gennaio sono salite dell’1,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anni, meno del 4,7% previsto e meno del 5,4% su base annua registrato a dicembre.
Intanto, le importazioni della terza economia mondiale hanno segnato il primo aumento dal dicembre del 2014, con un balzo dell’8,5% grazie all’incremento del prezzo del greggio.
Di conseguenza, il deficit commerciale del paese ammonta a 1,087 mila miliardi di yen, contro i 637,0 miliardi previsti.