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Cinque cose da seguire sui mercati questo martedì

Pubblicato 18.10.2016, 11:57
Aggiornato 18.10.2016, 11:57
© Reuters.   Cinque cose da seguire sui mercati finanziari questo  martedì

Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo martedì 18 ottobre:

1. Attesi dati USA sull’inflazione alla ricerca di indicazioni su un aumento dei tassi a dicembre

Sotto i riflettori i dati sull’inflazione USA attesi nel corso della giornata, per capire se la principale economia mondiale sia abbastanza forte da consentire un aumento dei tassi di interesse prima della fine dell’anno.

Il Dipartimento per il Commercio USA rilascerà i che i dati sui prezzi al consumo di settembre alle 12:30GMT, o 8:30AM ET. Secondo gli operatori dei mercati i prezzi al consumo saliranno dello 0,3%, mentre per l’ inflazione core è previsto un aumento dello 0,2%.

Su base annua, si prevede un aumento del 2,3% dell’IPC core. La Federal Reserve considera i prezzi core un indicatore migliore della pressione inflazionaria a lungo termine poiché escludono le categorie volatili di alimenti ed energia. La banca centrale mira ad un’inflazione core leggermente inferiore al 2%.

Un aumento dell’inflazione potrebbe incoraggiare la Fed ad aumentare i tassi di interesse.

Secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com, esiste una possibilità intorno al 70% di un aumento dei tassi in occasione del vertice di dicembre.

2. Goldman Sachs rilascia gli utili del 3° trim. USA

Goldman Sachs (NYSE:GS) rilascerà gli utili del 3° trimestre alle 7:30AM ET (11:30GMT) Tuesday morning. Si prevede che la banca riporti degli utili per azione pari a 3,86 dollari per reddito complessivo di 7,56 miliardi di dollari.

Oltre a Goldman Sachs si prevede il rilascio degli utili nella fase pre-market da UnitedHealth (NYSE:UNH), BlackRock (NYSE:BLK), Johnson & Johnson (NYSE:JNJ), Domino’s Pizza (NYSE:DPZ), Harley-Davidson (NYSE:HOG) e Philip Morris (NYSE:PM).

Intel (NASDAQ:INTC), Yahoo (NASDAQ:YHOO), Intuitive Surgical (NASDAQ:ISRG) e Navient (NASDAQ:NAVI) rilasceranno gli utili dopo la campanella di chiusura.

3. Inflazione britannica al massimo di 2 anni, sterlina debole

L’indice dei prezzi al consumo (IPC) nel Regno Unito è salito al massimo di due anni a settembre, superando le aspettative a causa di una sterlina debole che ha fatto pressione sui prezzi: è quanto mostrano i dati ufficiali di questo martedì.

L’ONS ha riportato che nel Regno Unito l’indice dei prezzi al consumo (IPC) è salito ad un tasso destagionalizzato dell’ 1,0% il mese scorso, superando le aspettative di un aumento dello 0,9% e contro l’aumento dello 0,6% registrato ad agosto. Si è trattato del livello più alto dal novembre 2014.

La sterlina ha superato il livello di 1,22 dollari questo martedì dopo i dati sull’inflazione migliori del previsto (GBP/USD).

4. Netflix schizza del 20% dopo aver schiacciato le previsioni

Netflix (NASDAQ:NFLX) schizza di oltre il 20% prima della la campanella di apertura di questo martedì, dopo che il servizio TV on line ha dichiarato un numero di abbonati molto superiore alle previsioni nel terzo trimestre.

Netflix ha registrato 3,20 milioni di nuovi abbonati internazionali nel terzo trimestre, superando di gran lunga la stima iniziale di oltre 2,01 milioni. Solo negli USA Netflix ha registrato 370.000 nuovi abbonamenti, contro la stima iniziale di 309.000.

Le entrate del terzo trimestre sono aumentate del 31,7% a 2,29 miliardi di dollari.

I titoli Netflix sono schizzati del 18,5% a 118,30 nelle fasi pre-market da una chiusura di 99,80.

5. Petrolio nuovamente sopra i 50 dollari

I prezzi del petrolio sono saliti questo martedì, dopo il calo registrato nell’overnight; gli investitori attendono i dettagli sull’accordo per la riduzione della produzione da parte dell’OPEC.

Il greggio è stato supportato dal calo del dollaro USA dal massimo di sette mesi; infatti un dollaro più debole rende il petrolio meno costoso per i titolari di altre valute.

Il greggio USA è in salita di 47 centesimi, o dello 0,95%, a 50,41 dollari al barile, mentre il Brent è in salita di 43 centesimi, o dello 0,85%, a 51,95 dollari al barile.

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