Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo martedì 14 febbraio:
1. I mercati attendono la testimonianza della Yellen
La Presidente della Fed Janet Yellen
testimonierà sull’economia davanti alla Commissione Bancaria del Senato alle 10:00 ET (15:00 GMT) di oggi. I suoi commenti saranno seguiti con particolare attenzione per avere dettagli sulla politica monetaria e sulla tempistica del prossimo aumento dei tassi di interesse.
I future Fed fund mostrano una probabilità pari a meno del 15% di un aumento dei tassi a marzo, secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com. La possibilità di un aumento a giugno è pari invece ad oltre il 60%.
La banca centrale USA ha previsto tre aumenti per quest’anno. Tuttavia i traders restano scettici e continuano ad aspettarsi solo due aumenti nel corso dell’anno.
2. Dollaro in calo, pesano le dimissioni di Flynn
Il dollaro scende questo martedì in un clima di cautela in vista della testimonianza della Presidente della Federal Reserve Janet Yellen e dopo le inattese dimissioni di Michael Flynn, consigliere per la sicurezza nazionale del Presidente Donald Trump.
La valuta statunitense si è indebolita ulteriormente contro il paniere dei principali rivali dopo la notizia delle dimissioni di Flynn, nei timori per i contatti con la Russia del consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca.
L’indice del dollaro scende dello 0,2% a 100,82 nelle prime ore degli scambi newyorkesi, staccandosi dal massimo di ieri di 101,11, il massimo dal 20 gennaio.
Contro lo yen, il biglietto verde scende dello 0,4% a 113,31 (USD/JPY), allontanandosi dal massimo di ieri di 114,17.
3. Giù i titoli azionari globali
I future dei titoli azionari USA puntano ad un’apertura in lieve ribasso questo martedì mattina, dopo aver segnato i massimi storici ieri, con i traders in attesa degli utili, dei dati e della testimonianza della Presidente della Fed Janet Yellen.
Intanto, le borse europee scendono, dirigendosi verso il primo calo in sei sedute, dopo i dati deludenti sulla crescita economica in Germania e nella zona euro.
In Asia, i mercati hanno chiuso misti, con l’indice Shanghai Composite in Cina a +0,1%, mentre l’indice nipponico Nikkei è crollato dell’1,1%.
4. Greggio in range stretto
Il prezzo del greggio è in ripresa dalle perdite della seduta precedente questo martedì, ma resta in range stretto con i traders che continuano a valutare la prospettiva di un taglio alla produzione da parte dei principali produttori della materia prima e l’aumento dell’attività di trivellazione negli USA.
Il greggio USA sale di 43 centesimi, circa lo 0,8%, a 53,36 dollari, mentre il greggio Brent balza di 54 centesimi, circa l’1%, a 56,13 dollari al barile.
I future sono stati scambiati in range stretto sotto i 50 dollari il mese scorso, con il sentimento combattuto tra le aspettative di una ripresa della produzione del petrolio di scisto USA e le speranze che l’eccesso di scorte possa essere ridotto grazie ai tagli alla produzione annunciati dai principali produttori globali.
5. L’inflazione nel Regno Unito e in Cina sale ai massimi pluriennali
I prezzi al consumo britannici sono saliti al tasso più veloce dal giugno del 2014 il mese scorso, grazie all’aumento del prezzo del greggio ed alla svalutazione della sterlina causata dal voto sulla Brexit, secondo i dati ufficiali di questo martedì.
I prezzi al consumo sono saliti dell’1,8% rispetto allo scorso anno, secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica britannico, meno dell’1,9% previsto.
I prezzi al consumo in Cina sono saliti del 2,5% a gennaio su base annua, il massimo dal maggio del 2014. L’indice dei prezzi alla produzione in Cina è salito del 6,9%, il tasso più veloce dall’agosto del 2011.
I riflettori resteranno puntati sull’inflazione, con i dati statunitensi attesi domani.