Investing.com - Ecco le cinque notizie principali da seguire sui mercati finanziari questo martedì 16 febbraio:
1. Arabia Saudita e Russia decidono di bloccare la produzione
Il vertice di questa mattina svoltosi a Doha tra i ministri del petrolio di Arabia Saudita, Russia, Qatar e Venezuela si è concluso con la decisione di bloccare la produzione ma non di ridurla.
Il ministro per l’energia del Qatar Mohammad bin Saleh al-Sada ha dichiarato che il suo paese ha deciso di bloccare la produzione al livello di gennaio, decisione condivisa dall’Arabia Saudita, la Russia e il Venezuela, per cercare di stabilizzare il volatile mercato del greggio.
Tuttavia l’accordo prevede che gli altri principali produttori facciano altrettanto. Sui mercati c’è scetticismo circa la possibilità che l’Iran e l’Iraq possano accettare la proposta.
Il greggio è schizzato di oltre il 6% prima del vertice tra le speranze di un taglio della produzione ma ha ridotto i guadagni dopo la notizia. Il greggio USA schizza di 44 centesimi, o dell’1,51% a 29,88 dollari al barile, mentre il Brent balza di 72 centesimi, o del 2,14% a 34,11 dollari.
2. La propensione al rischio scende mentre rallenta l’impennata del greggio
I mercati azionari europei scendono questo martedì, segnando il minimo della seduta dal momento che la propensione al rischio si è ridotta per via del rallentamento dell’impennata del prezzo del greggio.
Intanto, i futures dei titoli azionari USA si staccano dal massimo precedente, mentre lo yen e l’euro salgono contro il dollaro.
3. Sentimento economico tedesco ZEW al minimo di 16 mesi a febbraio
Il sentimento economico tedesco è sceso al minimo dall’ottobre del 2014 a febbraio, per via dell’aumento della volatilità sui mercati finanziari e del peggioramento delle prospettive economiche globali, secondo i dati di questa mattina.
L’indice ZEW sulle aspettative economiche è crollato a 1,0 da 10,2 di gennaio. Gli analisti si aspettavano che l’indice scendesse a 3,2 questo mese.
4. Inflazione in G.B. al massimo di un anno dello 0,3% a gennaio
L’indice dei prezzi al consumo nel Regno Unito è salito al massimo di un anno a gennaio, un modesto segnale che la crescita dei prezzi potrebbe staccarsi dal minimo storico del 2015.
Secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica britannico l’indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,3% il mese scorso, in linea con le aspettative ed in salita dallo 0,2% di dicembre.
5. Il prezzo dell’oro scende brevemente sotto i 1.200 dollari
I futures dell’oro sono brevemente scesi sotto i 1.200 dollari questo martedì, per poi attestarsi a 1.215 dollari mentre gli investitori continuano a seguire da vicino le oscillazioni sui mercati finanziari globali.
Giovedì scorso l’oro è schizzato al massimo di un anno di 1.263,90 dollari, grazie all’aumento della richiesta di investimenti rifugio. La scorsa settimana, i futures hanno segnato un’impennata di 65,60 dollari, o del 7,02%, la migliore performance settimanale dal dicembre del 2008.