Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo venerdì 3 marzo:
1. La Yellen potrebbe confermare l’aumento dei tassi per questo mese
Tutti i riflettori saranno puntati sulla Presidente della Federal Reserve (Fed) Janet Yellen questo venerdì durante il suo intervento sull’economia all’Executives’ Club of Chicago alle 13:00 ET (18:00 GMT).
Le parole di molti membri della Fed, in particolare il cambiamento di opinione del Governatore della Fed Lael Branaird, hanno già spinto le probabilità di un aumento dei tassi questo mese al 75% dal 18% la scorsa settimana, secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com.
I traders presteranno particolare attenzione alle parole della Yellen per vedere se confermerà la possibilità di un inasprimento della politica monetaria prima del periodo di silenzio stampa della Fed in vista del vertice del 14 e 15 marzo.
Sempre oggi, sono attesi i commenti del Presidente della Fed di Chicago Charles Evans, del Presidente della Fed di Richmond Jeffrey Lacker, del Governatore della Fed Jerome Powell e del vice presidente della Fed Stanley Fischer.
2. Il bitcoin supera l’oro segnando un nuovo massimo storico
Il bitcoin tocca un nuovo massimo storico questo venerdì, superando il valore di un’oncia d’oro, tra le speculazioni che la Securities & Exchange Commission (SEC) possa approvare un ETF statunitense nella valuta digitale che potrebbe far aumentare l’interesse degli investitori istituzionali.
La SEC deciderà l’11 marzo se approvare la proposta di un ETF nel bitcoin avanzata quasi quattro anni fa da Cameron e Tyler Winklevoss. Se approvato, sarebbe il primo ETF bitcoin emesso e regolato da un’entità statunitense.
Si spera non solo che la SEC supporti la fiducia nella valuta digitale incoraggiando gli investitori istituzionali a puntare sull’asset, ma anche che queste istituzioni possano garantire un po’ di stabilità agli scambi.
Secondo l’indice di prezzo del bitcoin CoinDesk, che fornisce una media dei prezzi sulle principali borse, la valuta digitale ha segnato il massimo intraday di 1.290,13 dollari.
Sull’itBit exchange di New York, il bitcoin rimbalza dell’1,61% a 1.278,07 dollari alle 5:54 ET (10:54 GMT).
Per fare un confronto, sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, l’oro con consegna ad aprile scende di 4,25 dollari, o dello 0,34% a 1.228,65 dollari.
3. Atteso indice PMI ISM sul settore manifatturiero, l’attività del settore dei servizi in Europa migliora
Il report economico USA più atteso oggi sarà quello dell’Institute of Supply Management (ISM) sull’indice dei direttori acquisti per il settore non manifatturiero (PMI) per il mese di febbraio alle 10:00 ET (15:00 GMT).
Gli analisti prevedono una lettura invariata a 56,5, un livello che, sebbene in calo dalla fine del 2016, mostra comunque una forte crescita per l’inizio del 2017.
In Europa, una forte ripresa del settore dei servizi tedesco, oltre che il massimo di sei anni in Francia e di un anno in Italia hanno fatto segnare alla crescita dell’attività del settore nella zona euro il tasso più veloce dall’aprile del 2011.
Nel Regno Unito tuttavia sono stati registrati segnali di indebolimento, con l’attività al minimo di cinque mesi.
4. Dollaro in calo dal massimo di 7 settimane in attesa della Yellen
Questo venerdì, il dollaro scende dal massimo di sette settimane contro il paniere delle altre valute, sebbene resti supportato dalle aspettative di un aumento dei tassi a marzo, mentre i mercati aspettano l’“ultima parola” dalla Yellen.
La Yellen ed il suo vice, Stanley Fischer dovrebbero confermare quanto detto dai loro colleghi della Fed questa settimana.
L’indice del dollaro scende dello 0,14% a 102,02 alle 5:56 AM ET (10:56 GMT) ma dovrebbe comunque chiudere la settimana in salita.
5. Greggio in ripresa dopo tre giorni di calo
Il mercato del greggio è in ripresa questo venerdì dopo aver segnato cali per tre sedute consecutive, con il dollaro che si stacca dal massimo plurisettimanale, anche se i guadagni resteranno limitati dopo i dati sulla produzione russa a febbraio, rimasta invariata, segnale che il paese non sta tenendo fede all’accordo globale per il taglio della produzione.
La produzione di greggio russa a febbraio è rimasta invariata rispetto a gennaio a 11,11 milioni di barili al giorno (bpd), secondo i dati del Ministero per l’Energia, con la riduzione rispetto ai livelli dell’ottobre del 2016 che resta a 100.000 bpd, un terzo di quanto promesso da Mosca nell’ambito dell’accordo con l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC).
Gli investitori attendono inoltre gli ultimi dati da Baker Hughes sull’attività di trivellazione USA, nei timori che l’aumento della produzione possa vanificare gli sforzi compiuti dall’OPEC.
Venerdì scorso, i dati hanno mostrato che il numero degli impianti di trivellazione attivi negli Stati Uniti è salito di cinque unità rispetto alla settimana prima, il sesto aumento settimanale consecutivo, portando il totale a 602 unità, il massimo dall’ottobre del 2015.
I future del greggio USA salgono dello 0,32% a 52,78 dollari alle 5:58 ET (10:58 GMT), mentre il greggio Brent va su dello 0,44% a 55,32 dollari.