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Di Maio conferma deficit/Pil al 2,4% in 2019, non crede a multe per Italia

Pubblicato 09.11.2018, 12:24
Aggiornato 09.11.2018, 12:24
© Reuters. Il vicepremier Luigi Di Maio

ROMA (Reuters) - Il vicepremier Luigi Di Maio ha detto oggi che il governo intende mantenere l'impegno del 2,4% del rapporto deficit/Pil nel 2019 anche se ieri la Commissione Europea ha bocciato la manovra italiana.

Di Maio, nel corso di una conferenza stampa alla Stampa estera, ha detto anche che l'Italia è pronta a pagare eventuali multe imposte dalla Ue in una procedura di infrazione per deficit eccessivo e violazione della regola del debito, ma ha aggiunto che "in questo momento non c'è in previsione alcuna multa".

Il governo non vuole aumentare il debito, ma anzi vuole attuare misure espansive proprio per ridurlo, ha aggiunto.

In caso di modifiche necessarie alla legge di bilancio, che secondo Bruxelles porterebbe al 2,9% il deficit/Pil nel 2019, il vicepremier ha detto che comunque non sono in discussione il reddito di cittadinanza o la cosiddetta "quota 100" per le pensioni, ma che si troverebbero "ulteriori risorse che possiamo recuperare dalla spesa improduttiva e dalle tax expenditure inique".

Di Maio, che è anche ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico oltre che leader del M5s, ha spiegato che quando sarà approvata la legge di bilancio, "immagino a metà dicembre", il consiglio varerà un decreto con i dettagli sull'applicazione del reddito di cittadinanza e della quota 100.

Il numero uno dei 5 stelle ha anche ribadito che il Movimento non è più anti-euro, spiegando che "nell'ultimo anno abbiamo acquisito molta più fiducia sul fatto che si possa restare nell'Eurozona cambiando alcuni fattori di azione politica e di sensibilità politica", in particolare con le prossime elezioni europee che, ha detto, cambieranno gli equilibri anche nella Commissione di Bruxelles.

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(Gavin Jones, Crispian Balmer)

Ultimi commenti

A dir la verità, l'evaporazione dei risparmi degli italiani ha radici più in là nel tempo; a cominciare dall'entrata "sballata" e sconveniente del cambio lira/euro per continuare con la crisi recessiva a partire dal 2008 in avanti che ha generato la chiusura ed il fallimento di numerose aziende (ed i fallimenti non sono mai finiti, basta dare un'occhiata ai "portali dei fallimenti" di Roma, Milano, Torino etc.) con conseguente riduzione in miseria di migliaia di dipendenti e lavoratori (Caritas docet). Fermo restando, che la "manovra" del governo attuale lascia perplessi e dubbiosi sulla prospettiva di un reale giovamento in relazione ad un buon sviluppo economico. Vedremo!
da quando c'è questo schifo di governo i risparmi degli italiani se ne sono andati a quel paese, magari ci andassero di Maio e salvini!!!
povera Italia! questi due "signori" ( Gigino e Matteo) ci porteranno allo sfascio.Ancora non si rendono conto degli enormi danni che stanno causando.
Povero di maio....... la conoscete la favola” la rana e il bue” ebbene di maio scoppiera’ come la rana lasciando per strada solo *** o suoi derivati
con lo a sua grande esperienza economica e i risultati finora ottenuti non resta che sperare che il governo cada oggi
detto da un grande Statista, plurilaureato e assolutamente da credeci....povera italia
...tanto non sono soldi suoi... Tutti finocchi col ********degli altri...
dilettante allo sbaraglio!!!
......completamente irresponsabile!!!!  Grazie
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