Investing.com – La sterlina è rimasta in calo contro il dollaro, il sentimento è stato colpito dai dati economici della zona euro, nell’incertezza politica in Francia e Paesi Bassi.
Durante il pomeriggio degli scambi europei, il cambio GBP/USD ha toccato 1,6078, il minimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 1,6080 in calo dello 0,27%.
Supporto a 1,6037, minimo del 20 aprile e resistenza a 1,6008, minimo dello scorso giovedì e resistenza a 1,6147, massimo di venerdì e di 5 mesi.
Il sentimento dei mercati è stato colpito dai dati che mostrano un calo dell’attività di produzione nella zona euro, segnando il passo di crescita peggiore da giugno 2009, mentre il settore dei servizi ha mostrato un minimo di 5 mesi.
In un rapporto, il gruppo di ricerca di mercato Markit ha dichiarato che il suo indice PMI preliminare dei responsabili degli acquisti nel settore manifatturiero è sceso ad un destagionalizzato 46,0 ad aprile, dalla lettura di 47,7 di marzo. Gli analisti si aspettavano un aumento dell’indice di 0,5 punti a 48,2 ad aprile.
L’indice preliminare PMI dei servizi è sceso di 1,3 punti a un destagionalizzato 47,9 dal 49,2 di marzo. Gli analisti avevano previsto che l’indice sarebbe sceso di 0,2 punti a 49,4.
I dati hanno fatto seguito ad un report che mostra che l’attività manifatturiera cinese è rimasta in territorio di contrazione nel mese di aprile, alimentando le preoccupazioni per un rallentamento nella seconda economia mondiale.
Nel frattempo, la crisi politica nei Paesi Bassi e l'incertezza sul risultato delle elezioni presidenziali francesi aggiungono timori sulle prospettive per la zona euro.
La sterlina è vicina al massimo di 20 mesi contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,41% a 0,8164.
La sterlina è rimasta supportata dai dati di venerdì migliori del previsto sulle vendite al dettaglio, che mostrano il maggiore aumento nell’ultimo anno, nel calo delle aspettative di un ulteriore stimolo monetario della Banca d’Inghilterra.
Durante il pomeriggio degli scambi europei, il cambio GBP/USD ha toccato 1,6078, il minimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 1,6080 in calo dello 0,27%.
Supporto a 1,6037, minimo del 20 aprile e resistenza a 1,6008, minimo dello scorso giovedì e resistenza a 1,6147, massimo di venerdì e di 5 mesi.
Il sentimento dei mercati è stato colpito dai dati che mostrano un calo dell’attività di produzione nella zona euro, segnando il passo di crescita peggiore da giugno 2009, mentre il settore dei servizi ha mostrato un minimo di 5 mesi.
In un rapporto, il gruppo di ricerca di mercato Markit ha dichiarato che il suo indice PMI preliminare dei responsabili degli acquisti nel settore manifatturiero è sceso ad un destagionalizzato 46,0 ad aprile, dalla lettura di 47,7 di marzo. Gli analisti si aspettavano un aumento dell’indice di 0,5 punti a 48,2 ad aprile.
L’indice preliminare PMI dei servizi è sceso di 1,3 punti a un destagionalizzato 47,9 dal 49,2 di marzo. Gli analisti avevano previsto che l’indice sarebbe sceso di 0,2 punti a 49,4.
I dati hanno fatto seguito ad un report che mostra che l’attività manifatturiera cinese è rimasta in territorio di contrazione nel mese di aprile, alimentando le preoccupazioni per un rallentamento nella seconda economia mondiale.
Nel frattempo, la crisi politica nei Paesi Bassi e l'incertezza sul risultato delle elezioni presidenziali francesi aggiungono timori sulle prospettive per la zona euro.
La sterlina è vicina al massimo di 20 mesi contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,41% a 0,8164.
La sterlina è rimasta supportata dai dati di venerdì migliori del previsto sulle vendite al dettaglio, che mostrano il maggiore aumento nell’ultimo anno, nel calo delle aspettative di un ulteriore stimolo monetario della Banca d’Inghilterra.