Investing.com – Il dollaro si è staccato dal massimo di 3 settimane venerdì contro il franco svizzero, spinto da un report sull’occupazione USA migliore del previsto, mentre l’incertezza sull’esito delle elezioni presidenziali statunitensi ha supportato la domanda di valuta rifugio.
Il cambio USD/CHF ha toccato 0,9276 venerdì, il minimo dal 23 ottobre; successivamente il cambio si è attestato a 0,9401, in salita dello 0,63% sulla settimana.
Supporto a 0,9312 minimo di venerdì e resistenza a 0,9431, massimo del 10 ottobre.
Il Dipartimento per il Lavoro USA ha dichiarato che l’economia USA ha segnato 171.000 nuovi posti di lavoro ad ottobre, molto più del previsto aumento di 125.000. Il tasso di disoccupazione USA è salito al 7,9% lo scorso mese, dal 7,8% di settembre, con un maggiore numero di persone rientrate in forza lavoro.
I dati migliori del previsto hanno visto scendere il investitori le aspettative verso un nuovo ramo di allentamento quantitativo da parte della fender al referto, aumentando la domanda per il biglietto verde.
Il dollaro trovato supporto nell'incertezza sull'esito delle elezioni presidenziali statunitensi, con i sondaggi d'opinione ce indicano una lotta testa a testa tra il presidente Barack Obama ed il repubblicano Mitt Romney.
Gli investitori sono inoltre preoccupati dallo scoglio fiscale statunitense, rappresentato da 600 miliardi di dollari tra aumento delle tasse e tagli alla spesa, che entrerà in vigore dal 1° gennaio, e che potrebbe minacciare la crescita globale USA.
Il franco svizzero è rimasto pressoché invariato in seguito ai dati ufficiali che hanno mostrato un aumento delle vendite al dettaglio del 5,4% a settembre, sopra le aspettative di un aumento del 4,2%.
Un secondo report ha mostrato che in Svizzera l’indice SVME dei direttori degli acquisti è salito a 46,1 a settembre da una lettura di 43,6 ad agosto, in territorio negativo per il settimo mese consecutivo.
Nella prossima settimana, gli investitori saranno concentrati sull’esito delle elezioni presidenziali statunitensi, nonché dei vertici di politica monetaria di Banca d’Inghilterra e Banca Centrale Europea.
Saranno attesi i inoltre i maggiori sviluppi sulla gestione della crisi del debito nella zona euro.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati.
Lunedì 5 novembre
Negli Stati Uniti l’ISM (Institute of Supply Management) rilascerà i dati del governo relativi all’attività del settore terziario.
Martedì 6 novembre
La Svizzera pubblicherà i dati sul clima di fiducia degli investitori, un indicare chiave della spesa dei consumatori.
Negli Stati Uniti avranno luogo le elezioni presidenziali.
Mercoledì 7 novembre
La Banca Nazionale Svizzera pubblicherà i dati sulle riserve in valuta estera, fornendo una visione sulle operazioni di mercato della banca con le valute. La Svizzera rilascerà inoltre i dati sull’inflazione dei prezzi al consumo, che rappresenta la principale voce d’inflazione.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati ufficiali del governo sulle scorte di petrolio greggio.
Giovedì 8 novembre
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sulla bilancia commerciale, la differenza in valore tra beni e servizi importati ed esportati, nonché i dati del governo sulle richieste di sussidio di disoccupazione iniziali.
Venerdì 9 novembre
Gli Stati Uniti chiuderanno la settimana con i dati preliminari dell’Università del Michigan sul sentimento dei consumatori, un indicatore chiave dello stato di salute dell’economia.
Il cambio USD/CHF ha toccato 0,9276 venerdì, il minimo dal 23 ottobre; successivamente il cambio si è attestato a 0,9401, in salita dello 0,63% sulla settimana.
Supporto a 0,9312 minimo di venerdì e resistenza a 0,9431, massimo del 10 ottobre.
Il Dipartimento per il Lavoro USA ha dichiarato che l’economia USA ha segnato 171.000 nuovi posti di lavoro ad ottobre, molto più del previsto aumento di 125.000. Il tasso di disoccupazione USA è salito al 7,9% lo scorso mese, dal 7,8% di settembre, con un maggiore numero di persone rientrate in forza lavoro.
I dati migliori del previsto hanno visto scendere il investitori le aspettative verso un nuovo ramo di allentamento quantitativo da parte della fender al referto, aumentando la domanda per il biglietto verde.
Il dollaro trovato supporto nell'incertezza sull'esito delle elezioni presidenziali statunitensi, con i sondaggi d'opinione ce indicano una lotta testa a testa tra il presidente Barack Obama ed il repubblicano Mitt Romney.
Gli investitori sono inoltre preoccupati dallo scoglio fiscale statunitense, rappresentato da 600 miliardi di dollari tra aumento delle tasse e tagli alla spesa, che entrerà in vigore dal 1° gennaio, e che potrebbe minacciare la crescita globale USA.
Il franco svizzero è rimasto pressoché invariato in seguito ai dati ufficiali che hanno mostrato un aumento delle vendite al dettaglio del 5,4% a settembre, sopra le aspettative di un aumento del 4,2%.
Un secondo report ha mostrato che in Svizzera l’indice SVME dei direttori degli acquisti è salito a 46,1 a settembre da una lettura di 43,6 ad agosto, in territorio negativo per il settimo mese consecutivo.
Nella prossima settimana, gli investitori saranno concentrati sull’esito delle elezioni presidenziali statunitensi, nonché dei vertici di politica monetaria di Banca d’Inghilterra e Banca Centrale Europea.
Saranno attesi i inoltre i maggiori sviluppi sulla gestione della crisi del debito nella zona euro.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati.
Lunedì 5 novembre
Negli Stati Uniti l’ISM (Institute of Supply Management) rilascerà i dati del governo relativi all’attività del settore terziario.
Martedì 6 novembre
La Svizzera pubblicherà i dati sul clima di fiducia degli investitori, un indicare chiave della spesa dei consumatori.
Negli Stati Uniti avranno luogo le elezioni presidenziali.
Mercoledì 7 novembre
La Banca Nazionale Svizzera pubblicherà i dati sulle riserve in valuta estera, fornendo una visione sulle operazioni di mercato della banca con le valute. La Svizzera rilascerà inoltre i dati sull’inflazione dei prezzi al consumo, che rappresenta la principale voce d’inflazione.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati ufficiali del governo sulle scorte di petrolio greggio.
Giovedì 8 novembre
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sulla bilancia commerciale, la differenza in valore tra beni e servizi importati ed esportati, nonché i dati del governo sulle richieste di sussidio di disoccupazione iniziali.
Venerdì 9 novembre
Gli Stati Uniti chiuderanno la settimana con i dati preliminari dell’Università del Michigan sul sentimento dei consumatori, un indicatore chiave dello stato di salute dell’economia.