Sia il prezzo del greggio che quello del gas naturale hanno registrato un forte aumento a gennaio, a causa della crescente domanda di energia e delle nuove sanzioni statunitensi contro la Russia.
I futures del gas naturale al Nymex sono saliti a 4,37 dollari (4,280 euro) per milione di unità termiche britanniche (MMBtu) prima di riscendere lunedì. Si tratta del livello più alto dal dicembre 2022. Nel frattempo, i futures sul greggio, inclusi Wti e Brent, sono ai massimi dall'agosto 2024.
L'aumento dei prezzi del gas naturale è stato causato principalmente dall'aumento della domanda, causato del freddo nell'emisfero nord. Il greggio invece è salito dopo le nuove sanzioni imposte dall'amministrazione di Joe Biden.
I prezzi del gas naturale raddoppiano
I prezzi del gas naturale sono raddoppiati da ottobre 2024, passando da meno di 2 dollari per MMBtu a quasi 4 dollari per MMBtu nella sessione asiatica di martedì.Secondo la Us Energy Information Administration, i futures sul gas naturale della Title Transfer Facility (Ttf) nei Paesi Bassi sono saliti a una media settimanale di 14,55 dollari per MMBtu nella settimana conclusasi l'8 gennaio. Un aumento del 27% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
I futures del Wti sono saliti del 17% e quelli del Brent del 14% dall'inizio di dicembre, raggiungendo rispettivamente le soglie di 78 e 80 dollari al barile.
Stati Uniti: scorte di petrolio in calo per la settima settimana consecutiva
L'American Petroleum Institute (Api) registra un calo delle scorte di petrolio degli Stati Uniti per la settima settimana consecutiva, il 5 gennaio.Venerdì scorso, gli Stati Uniti hanno annunciato sanzioni più ampie sulle esportazioni di petrolio russo, prendendo di mira i produttori Gazprom Neft e Surgutneftegaz (oltre a 183 navi che trasportano il petrolio russo).
I prezzi elevati dell'energia comportano rischi significativi per l'economia dell'Eurozona, soprattutto per le attività manifatturiere.
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Rischi di stagflazione nell'Eurozona
L'aumento dei prezzi dell'energia potrebbe aumentare l'inflazione nell'area dell'euro, riportando l'economia europea alle condizioni dell'inizio della guerra russo-ucraina 2022.Quest'anno la Banca centrale europea (Bce) tenterà probabilmente di bilanciare la crescita economica con le crescenti pressioni inflazionistiche.
"Rischiamo che un aumento dei prezzi dell'energia (che noi diamo per scontato) porti a una stagflazione in Europa. Sarebbe un problema per la politica energetica europea, la stagflazione è un tratto tipico delle economie in crisi", ha detto Kyle Rodda, analista di mercato senior di Compital.com Australia.
La stagflazione si verifica quando c'è un'inflazione elevata, una crescita economica stagnante e un'elevata disoccupazione: uno scenario sempre più concreto per l'eurozona.
A novembre S&P Global ha previsto che il Pil dell'eurozona crescerà dello 0,8% nel 2024 e l'1,2% nel 2025, sospinto dal taglio dei tassi da parte della Bce. Ma la recente situazione non fa ben sperare: "Il Pil crescerà solo con un calo dell'inflazione", dice Rodda. Uno scenario che verrebbe meno in caso di aumento dei prezzi dell'energia.
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Il potenziale impatto della presidenza Trump
Nel mentre, l'Europa è alle prese con l'incertezza politica che precede l'insediamento di Donald Trump. I prezzi dell'energia potrebbero variare fortemente dopo il suo insediamento. Il presidente eletto si è impegnato a spingere per una tregua tra Russia e Ucraina, ritirando alcune sanzioni a Mosca."I mercati energetici reagirebbero rapidamente se i negoziati tra Russia e Ucraina si sbloccassero", ha dichiarato Rodda. "Tuttavia, credo che lo scenario sia improbabile".