Investing.com - Il prezzo del greggio è vicino al minimo di cinque settimane negli scambi della mattinata europea di questo giovedì, i timori per i livelli eccessivi delle scorte sono aumentati dopo i dati che hanno mostrato un calo delle scorte minore del previsto negli USA.
Il contratto del greggio West Texas Intermediate con consegna a giugno scende di 39 centesimi, o dello 0,8%, a 47,43 dollari al barile alle 3:30AM ET (07:30GMT). Ieri il petrolio USA ha toccato il minimo dal 27 marzo di 47,51.
Intanto, il greggio Brent con consegna a luglio sull’ICE Futures Exchange di Londra scende di 43 centesimi a 50,36 dollari al barile, non lontano dal minimo di cinque settimane di 50,14 dollari.
Nel report settimanale della U.S. Energy Information Administration si legge che le scorte di greggio sono scese di 930.000 barili nella settimana terminata il 28 aprile.
Dal report è emerso inoltre che le scorte di benzina sono salite di 191 mila barili, deludendo le attese di un calo di 1,3 milioni di barili, nonostante l’aumento dell’attività di raffinazione.
Il greggio è andato sotto pressione nelle ultime settimane tra i timori che la ripresa della produzione di petrolio da scisto USA possa vanificare gli sforzi compiuti dagli altri principali produttori per riequilibrare il mercato del greggio.
Il numero degli impianti di trivellazione attivi negli Stati Uniti la scorsa settimana è salito per la quindicesima volta consecutiva, al massimo dall’agosto 2015. L’incremento della produzione statunitense ha fatto passare in secondo piano i tagli compiuti dagli altri principali produttori.
A novembre dello scorso anno, l’OPEC e altri produttori tra cui la Russia hanno accettato di ridurre la produzione di circa 1,8 milioni di barili al giorno tra gennaio e giugno ma finora la decisione ha influito poco sui livelli delle scorte. La decisione finale sul possibile prolungamento dell’accordo oltre giugno sarà presa dal cartello del greggio il 25 maggio.
Intanto, sul Nymex, i future della benzina con consegna a giugno salgono di 0,8 centesimi, circa lo 0,5%, a 1,514 dollari al gallone, mentre il combustibile da riscaldamento è in calo di 1,0 centesimo a 1,462 dollari al gallone.
I future del gas naturale con consegna a giugno vanno giù di 1,2 centesimi a 3,216 dollari per milione di BTU, con i trader in attesa dei dati settimanali sulle scorte previsti nel corso della giornata.