Nessuno si aspetta una mossa sui tassi questa sera dal FOMC, ma per AllianzGI non è da escludere un nuovo rialzo in corso d’anno se arrivassero schiarite geopolitiche, e il T-bond sarebbe preso in contropiede
INFLAZIONE BASSA MA SALARI IN CRESCITA
L’esperto parte dalla considerazione che la Fed ha sostanzialmente raggiunto gli obiettivi di piena occupazione e stabilità dei prezzi, per cui dovrebbe confermare l’approccio prudente ritenendo di aver attuato una politica adeguata che prevede tassi invariati, che costituiscono a loro volta un’ancora forte per la curva dei rendimenti USA. Il Presidente Jerome Powell ha confermato questo approccio in una recente intervista a “60 Minutes”, la popolare trasmissione televisiva americana affermando chiaramente che la politica attuale è adeguata alla bassa inflazione e che non c’è urgenza di alzare i tassi. Il target di inflazione al 2% circa è stato essenzialmente raggiunto, con il Personal Consumption Expenditures all’1,94%, il tasso core all’1,9% e il Consumer Price Index al 2,2%. Inoltre, le attese di inflazione implicite nei titoli del tesoro indicizzati a due anni si attestano all’1,90%, sotto il target Fed, anche se la crescita dei salari ha toccato il 3,4% annuo, la più alta dal 2009...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge. Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da Allianz Global Investors