ROMA (Reuters) - L'Italia ha beneficiato nel 2015 di 11,7 miliardi di nuove operazioni dalla Bei e dal suo Fondo europeo per gli investimenti, con una crescita del 2,7% sul 2014.
Lo ha detto Dario Scannapieco, vicepresidente Bei e presidente del Fei, presentando a Roma l'attività del gruppo nel 2015.
Lo scorso anno il totale delle operazioni del gruppo è ammontato a 84,5 miliardi di cui 7 miliardi di competenza del Fei.
Di questi 11,7 miliardi sono il sostegno all'Italia che ha permesso di finanziare 29 miliardi di progetti (26 da Bei e 3 dal Fei).
Tra il 2008, anno di inizio della crisi, e il 2015 sono state finanziate attraverso questo canale 84.200 piccole e medie imprese per un totale di 25 miliardi di euro con un importo medio del prestito di 297.000 euro. Dalla costituzione della Bei (1958) l'Italia è il principale beneficiario dei prestiti.
Le operazione legate al piano Juncker in Italia nel 2015, che hanno cioè permesso a Bei di fare operazioni più rischiose assumendo la garanzia dell'Efsi (European found for strategic investment), sono state pari a 1,33 miliardi, pari a un terzo del totale delle operazioni di questo tipo firmate dal gruppo lo scorso anno. Questa somma ha permesso di attivare oltre 7 miliardi di investimenti.
(Stefano Bernabei)