Investing.com — È improbabile che i fornitori statunitensi di apparecchiature per wafer fab (WFE) siano esentati dai nuovi dazi di ritorsione del 125% imposti dalla Cina, secondo quanto affermato dagli analisti di Bernstein in una nota di giovedì.
La società afferma che ciò solleva preoccupazioni sulla potenziale perdita di quote di mercato e sulla pressione sui margini per i principali fornitori come Applied Materials (NASDAQ:AMAT) e Lam Research (NASDAQ:LRCX).
"Molti investitori prevedevano che le importazioni di WFE dagli Stati Uniti potessero essere esentate dai dazi cinesi a causa dell’importanza strategica del settore per il potenziamento della capacità produttiva nazionale", hanno scritto gli analisti di Bernstein.
"Tuttavia, la dichiarazione ufficiale indica chiaramente che nessuna esenzione esistente si applicherà a questo dazio aggiuntivo."
Bernstein ha affermato che i dazi potrebbero rappresentare una sfida a breve termine anche per le fab cinesi, in particolare in aree come il doping e il controllo dei processi dove "le alternative locali sono ancora carenti".
Ma a lungo termine, la società afferma che il cambiamento potrebbe favorire i produttori di apparecchiature cinesi locali come NAURA, AMEC e Piotech.
"I fornitori statunitensi potrebbero affrontare una potenziale perdita di quote o una diluizione dei margini", si legge nella nota.
Bernstein spiega che l’impatto dipenderà in gran parte da come la dogana cinese definisce il "paese di origine" per i WFE.
"A giudicare dai documenti attuali, in modo molto controintuitivo, l’origine dei semicap potrebbe essere determinata invece da dove viene prodotta la maggior parte dei componenti", ha affermato Bernstein. Questo scenario potrebbe mettere a rischio fino all’11% dei ricavi dei fornitori statunitensi.
Bernstein stima l’impatto nel peggiore dei casi su AMAT e LRCX intorno al 4% del fatturato totale, mentre i concorrenti cinesi potrebbero vedere un "rialzo del 24%" in uno scenario moderato.
Bernstein ha delineato tre scenari e ha affermato di ritenere che una grande parte del potenziale rialzo potrebbe essere catturato dai fornitori locali.
La società ha concluso che, sebbene le esenzioni possano essere riconsiderate in futuro, "non pensiamo che i WFE statunitensi saranno esentati dai dazi di ritorsione cinesi" secondo la politica attuale.
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