Investing.com – L’euro è in salita contro le principali controparti, dopo l’approvazione del nuovo fondo di salvataggio della zona euro da parte dell’Alta Corte Tedesca; intanto i mercati attendono il prossimo vertice della Federal Reserve.
Durante la tarda mattinata degli scambi europei l’euro si è avvicinato al massimo di 4 mesi contro il dollaro USA, con EUR/USD in salita dello 0,55% a 1,2922.
La sentenza dell’Alta Corte Costituzionale tedesca ha chiarito il modo in cui la Presidenza tedesca dovrà ratificare il MES, rispettando alcune condizioni che permetteranno alla Banca Centrale Europea di avviare il piano.
L’Alta Corte Costituzionale tedesca ha dichiarato che la responsabilità del MES non dovrà superare i 190 miliardi senza l’approvazione della Camera, aggiungendo che entrambe le Camere del Parlamento dovranno essere informate delle decisioni relative al Meccanismo Europeo di Stabilità.
Il Presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, ha dichiarato subito dopo la sentenza che il MES entrerà in vigore dal gennaio 2013.
Il biglietto verde è rimasto sotto pressione nella speculazione verso un terzo round di allentamento quantitativo da parte della dopo il meeting politica monetaria della Fed che si concluderà giovedì.
La moneta unica è vicina al massimo di due mesi contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,26% a 0,8020.
La sterlina è rimasta supportata dai dati ufficiali che mostrano nel Regno Unito che il numero delle richieste di sussidio di disoccupazione è sceso di 15.000 unità ad agosto, contro le aspettative di un aumento di 500 unità.
Il tasso di disoccupazione nel Regno Unito è salito inaspettatamente all’8,1% dall’8,0%. Gli analisti si aspettavano una lettura invariata.
L’euro è salito contro lo yen e contro il franco svizzero, con, con EUR/JPY in salita dello 0,56% a 100,52, ed EUR/CHF in salita dello 0,14% a 1,2084.
La moneta unica è debole nei confronti dei dollari australiani, neozelandesi e canadesi, con EUR/AUD in calo dello 0,08% a 1,2312, EUR/NZD su dello 0,02% a 1,5731, ed EUR/CAD in salita dello 0,53% a 1,2578
Intanto l’Italia ha visto scendere il rendimento dei titoli durante un’asta di titoli a 12 mesi, nell’ottimismo generale per gli interventi contro la crisi del debito della regione.
Durante la tarda mattinata degli scambi europei l’euro si è avvicinato al massimo di 4 mesi contro il dollaro USA, con EUR/USD in salita dello 0,55% a 1,2922.
La sentenza dell’Alta Corte Costituzionale tedesca ha chiarito il modo in cui la Presidenza tedesca dovrà ratificare il MES, rispettando alcune condizioni che permetteranno alla Banca Centrale Europea di avviare il piano.
L’Alta Corte Costituzionale tedesca ha dichiarato che la responsabilità del MES non dovrà superare i 190 miliardi senza l’approvazione della Camera, aggiungendo che entrambe le Camere del Parlamento dovranno essere informate delle decisioni relative al Meccanismo Europeo di Stabilità.
Il Presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, ha dichiarato subito dopo la sentenza che il MES entrerà in vigore dal gennaio 2013.
Il biglietto verde è rimasto sotto pressione nella speculazione verso un terzo round di allentamento quantitativo da parte della dopo il meeting politica monetaria della Fed che si concluderà giovedì.
La moneta unica è vicina al massimo di due mesi contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,26% a 0,8020.
La sterlina è rimasta supportata dai dati ufficiali che mostrano nel Regno Unito che il numero delle richieste di sussidio di disoccupazione è sceso di 15.000 unità ad agosto, contro le aspettative di un aumento di 500 unità.
Il tasso di disoccupazione nel Regno Unito è salito inaspettatamente all’8,1% dall’8,0%. Gli analisti si aspettavano una lettura invariata.
L’euro è salito contro lo yen e contro il franco svizzero, con, con EUR/JPY in salita dello 0,56% a 100,52, ed EUR/CHF in salita dello 0,14% a 1,2084.
La moneta unica è debole nei confronti dei dollari australiani, neozelandesi e canadesi, con EUR/AUD in calo dello 0,08% a 1,2312, EUR/NZD su dello 0,02% a 1,5731, ed EUR/CAD in salita dello 0,53% a 1,2578
Intanto l’Italia ha visto scendere il rendimento dei titoli durante un’asta di titoli a 12 mesi, nell’ottimismo generale per gli interventi contro la crisi del debito della regione.