MILANO (Reuters) - Un prolungato periodo di elevata volatilità e incertezza potrebbe compromettere gli attuali piani di ristrutturazione delle banche italiane e limitarne ulteriormente le possibilità di accesso al mercato, secondo quanto si legge in un report di Dbrs, una delle agenzie di rating seguite dalla Bce.
Nel report, dedicato al settore bancario italiano, Dbrs sottolinea che l'aumento dei rischi di finanziamento, sia sul mercato istituzionale sia su quello retail (a seguito anche del recente caso di 'bail-in' sui bond delle quattro banche salvate), potrebbe comportare costi di funding più alti e minori volumi di prestiti; il raffreddamento della fiducia degli investitori potrebbe poi pesare sulla generazione di commissioni bancarie e inoltre ostacolare la "fragile" ripresa economica del Paese, "potenzialmente" ritardando la stabilizzazione della qualità degli asset.
"Presi insieme, questi fattori potrebbero aggiungere pressioni al profilo di utile già debole delle banche. Allo stesso modo la minore fiducia degli investitori potrebbe avere un impatto sulle emissioni azionarie delle banche previste per la prima metà del 2016" si legge.
Per quel che riguarda in particolare le sofferenze che gravano sul comparto, Dbrs spiega che nonostante i segnali di stabilizzazione visti nella seconda metà del 2015 "alcune banche restano vulnerabili e ancora devono raggiungere i loro obiettivi di ristrutturazione".
"Le sfide principali" conclude Dbrs, riguardano l'effettiva realizzazione degli aumenti di capitale programmati, il "prioritario" bisogno di ridurre la massa dei non performing loan, insieme alle pressioni per il consolidamento e per il rispetto di vincoli regolatori più stringenti: "ogni sentimento di mercato negativo potrebbe complicare gli sforzi e aumentare i rischi per alcune banche".