Investing.com - I riflettori dei mercati finanziari globali saranno puntati sui verbali dell’ultimo vertice di politica monetaria della Federal Reserve questa settimana, in attesa di nuove indicazioni sull’andamento della politica economica.
Negli Stati Uniti, il report sugli ordinativi di beni durevoli sarà seguito con attenzione in una settimana ridotta per festa. I mercati USA resteranno infatti chiusi giovedì per il Giorno del Ringraziamento.
Nel Regno Unito, gli investitori attendono la seconda lettura dei dati sulla crescita britannica per avere maggiori informazioni sugli effetti della decisione della Brexit sull’economia.
Intanto, i trader seguiranno da vicino i dati flash sull’attività delle imprese della zona euro per valutare la forza dell’economia della regione e per capire quanto velocemente la Banca Centrale Europea inizierà a ridimensionare il suo programma di acquisti di asset.
Al centro della scena anche i dati commerciali nipponici, con gli investitori che valutano lo stato di salute della terza economia mondiale.
In vista della prossima settimana, Investing.com ha compilato una lista dei cinque principali eventi che potrebbero influenzare i mercati.
1. I verbali del vertice del FOMC
La Federal Reserve rilascerà i verbali dell’ultimo vertice di politica monetaria mercoledì alle 14:00 ET (19:00GMT). La banca centrale USA ha lasciato i tassi di interesse invariati in seguito al vertice del 1° novembre ed ha indicato che intende ancora alzarli a dicembre, dal momento che i funzionari hanno notato una “solida” crescita economica ed un miglioramento del mercato del lavoro.
Oltre che sui verbali, l’attenzione sarà rivolta sulla Presidente della Fed Janet Yellen, che parlerà a New York martedì sera, per avere indicazioni sui tassi di interesse.
La Fed terrà l’ultimo vertice di politica monetaria dell’anno il 12 e 13 dicembre, con una probabilità di un aumento dei tassi di interesse pari al 100% secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com. Nel 2018 la Fed prevede al momento tre aumenti dei tassi di interesse, mentre i mercati se ne aspettano al massimo due.
2. Ordinativi di beni durevoli USA
Il Dipartimento per il Commercio pubblicherà i dati sull’inflazione di ottobre alle 8:30 ET (13:30GMT) mercoledì. È previsto un aumento dello 0,3% per il mese scorso, dopo il balzo del 2,0% di settembre.
Gli ordinativi core dovrebbero essere saliti dello 0,5%, dopo l’incremento dello 0,7% del mese prima.
Oltre al report sui beni durevoli, questa settimana sono previsti anche i dati USA sulle vendite di case esistenti, le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione ed i dati rivisti sul sentimento dei consumatori del Michigan.
I mercati statunitensi saranno chiusi per il Giorno del Ringraziamento giovedì e per mezza giornata venerdì.
Intanto, sul mercato azionario, la stagione degli utili del terzo trimestre si sta chiudendo ma sono attesi gli utili di alcuni distributori, come Urban Outfitters (NASDAQ:URBN) domani. Dollar Tree (NASDAQ:DLTR), Game Stop (NYSE:GME), Campbell Soup (NYSE:CPB), HP (NYSE:HPQ) e Salesforce.com (NYSE:CRM) rilasceranno i risultati martedì, mentre Deere (NYSE:DE) mercoledì.
Sul fronte politico, la riforma fiscale resterà al centro della scena, con i mercati in attesa di nuovi sviluppi sul progetto di legge sulle tasse del governo Trump. La Camera ha approvato la sua versione giovedì e la proposta del Senato sarà la prossima ad essere votata prima che le due possano essere conciliate.
Questa settimana prevede anche il Black Friday, il tradizionale inizio della stagione natalizia, ma secondo gli analisti ha perso importanza con lo shopping online che ha portato lo scompiglio tra i distributori tradizionali.
3. PIL del 2° trimestre britannico - seconda stima
L’Ufficio Nazionale di Statistica britannico pubblicherà la seconda stima sulla crescita economica del paese relativa al secondo trimestre giovedì alle 09:30 GMT (4:30 ET).
Il report dovrebbe confermare che l’economia è cresciuta dello 0,4% nel trimestre terminato il 30 settembre. Su base annua, l’economia dovrebbe essere cresciuta dell’1,5%, confermando la stima iniziale.
La seconda lettura comprenderà un dettaglio della crescita degli investimenti delle imprese.
In vista del report sul PIL, il ministro delle finanze britannico Philip Hammond renderà noto il bilancio del paese per il 2018 mercoledì, probabilmente l’ultimo piano su spese e tasse completo prima dell’elaborazione dei termini della Brexit.
La Banca d’Inghilterra ha alzato i tassi di interesse per la prima volta in oltre dieci anni all’inizio del mese, ma ha reso noto che prevede solo aumenti graduali con il paese che si prepara a lasciare l’Unione Europea.
Politica al centro della scena, con i trader in attesa di notizie sulle trattative sulla Brexit.
4. Indici PMI flash della zona euro
La zona euro pubblicherà i dati preliminari sull’attività del settore manifatturiero e dei servizi per il mese di novembre alle 09:00 GMT (4:00 ET) giovedì, tra le aspettative di un modesto calo.
Prima degli indici PMI della zona euro, Francia e Germania rilasceranno i loro report sugli indici PMI alle 08:00 GMT e alle 08:30 GMT rispettivamente.
Oltre ai dati sugli indici PMI, sono attesi i dati dell’Istituto IFO sulla fiducia delle imprese tedesche venerdì.
Per quanto riguarda la banca centrale, il Presidente della BCE Mario Draghi testimonierà sulla politica economica e monetaria davanti alla Commissione Affari Economici e Monetari del Parlamento Europeo a Bruxelles domani intorno alle 14:00 GMT (9 ET).
Il mese scorso la BCE ha dichiarato che dimezzerà gli acquisti di bond a partire da gennaio, estendendo però il programma fino a fine settembre e promettendo anni di stimolo lasciando aperta la possibilità di fare marcia indietro, per via delle pressioni sui prezzi invariate.
5. Dati commerciali nipponici
L’Ufficio di Statistica giapponese pubblicherà i dati commerciali di ottobre domani alle 8:50 ora di Tokyo (le 23:50 GMT di oggi).
Le esportazioni dovrebbero essere salite del 15,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, l’undicesimo aumento mensile consecutivo, grazie alla forte domanda di auto e attrezzature elettroniche, con la terza economia mondiale che continua a riprendersi.
Le importazioni probabilmente sono aumentate del 20,2% il mese scorso, il tasso di crescita più veloce dal gennaio 2014, con l’aumento del prezzo del greggio che ha fatto salire i costi di importazione.
La bilancia commerciale dovrebbe risultare pari a 330,0 miliardi di yen (2,93 miliardi di dollari) ad ottobre, in calo dal dato rivisto di 667,7 miliardi di yen di settembre.
La Banca del Giappone il mese scorso ha rinviato le tempistiche per il raggiungimento dell’obiettivo di inflazione del 2%, alimentando le aspettative che possa restare indietro rispetto alle altre banche centrali per quanto riguarda l’inasprimento della politica monetaria.
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