Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo giovedì 15 marzo:
1. Il nuovo consigliere economico di Trump appoggia una linea dura contro la Cina
Larry Kudlow ha accettato di diventare il nuovo direttore del Consiglio Economico Nazionale del Presidente USA Trump, sostituendo Gary Cohn che si era dimesso in seguito all’annuncio dei dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio.
In un’intervista alla CNBC poco dopo aver accettato l’incarico ieri sera, Kudlow ha appoggiato la linea dura commerciale di Trump nei confronti della Cina.
“Devo dire, anche se non mi piacciono i dazi, che secondo me la Cina si merita una risposta dura e non solo dagli Stati Uniti”, ha affermato Kudlow.
I commenti del nuovo consigliere economico hanno alimentato i timori per l’impatto dell’intenzione di Trump di imporre dazi su 60 miliardi di dollari di importazioni cinesi, in particolare nel settore della tecnologia e delle telecomunicazioni, nell’ambito del suo piano per la riduzione dei deficit commerciali. I trader temono che un eventuale tentativo di imporre restrizioni commerciali possa comportare una guerra commerciale tra le due principali economie mondiali.
“Un’idea che ho è che gli Stati Uniti potrebbero guidare una coalizione di grandi partner commerciali e alleati contro la Cina, o far sapere alla Cina che sta violando leggi a destra e a manca”, ha aggiunto.
Oltre al commercio, Kudlow appoggia anche l’idea del “re dollaro”, come viene definito il dollaro forte.
“Se i tassi restano minimi, anche le spese per regolamenti e governo restano minime, e se si mantiene il dollaro solido e stabile, l’economia sarà magnifica”, ha spiegato.
2. Le borse riprendono fiato dopo i timori per il commercio
Anche se Wall Street ha chiuso al ribasso per la terza seduta consecutiva ieri, i titoli azionari americani puntano ad una ripresa questo giovedì. I future dei titoli azionari USA sono infatti in salita. Alle 6:03 ET (10:03 GMT) i future Dow blue chip salgono di 53 punti, o dello 0,21%, i future S&P 500 vanno su di 4 punti, o dello 0,15% mentre i future Nasdaq 100 salgono di 6 punti, o dello 0,08%.
Intanto, anche le borse europee sono in verde, supportate da una serie di report sugli utili positivi.
I mercati azionari asiatici hanno chiuso invece al ribasso, sulla scia di Wall Street e nei timori per una guerra commerciale.
3. Dollaro stabile, attesi dati economici
Il dollaro rimane stabile vicino al minimo di una settimana contro i principali rivali, mentre l’attenzione degli investitori si rivolge ai dati economici.
I dati settimanali sulle richieste di disoccupazione, i prezzi all’importazione e all’esportazione di febbraio e gli indici di marzo sul settore manifatturiero NY Empire State e della Fed di Philadelphia saranno pubblicati alle 8:30 ET (12:30 GMT).
Le preoccupazioni che le tensioni commerciali globali potrebbero pesare sull’economia hanno fatto pressione sul biglietto verde, che ha segnato il minimo di una settimana di 89,54 ieri. Alle 6:05 ET (10:05 GMT), l’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,02% a 89,73.
4. Il greggio mantiene i guadagni dopo il report dell’AIE
Il prezzo del greggio registra lievi rialzi questo giovedì ma è pressoché invariato dopo le previsioni dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE).
L’agenzia ha alzato le previsioni globali per il 2018 di 100.000 barili al giorno a 1,5 milioni di barili al giorno.
La previsione relativa all’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio (OPEC) e alla Russia è stata alzata a 32,4 milioni di barili al giorno dai 32,3 milioni di febbraio. Le previsioni sulle scorte non-OPEC sono rimaste invariate a 1,8 milioni di barili al giorno.
Le previsioni dell’AIE seguono di un giorno il report mensile dell’OPEC da cui è emerso che i produttori non-OPEC aumenteranno le scorte di 1,66 milioni di barili al giorno nel 2018.
L’incessante aumento della produzione di greggio USA, che ha segnato un nuovo record la scorsa settimana schizzando a 10,38 milioni di barili al giorno (con un rimbalzo di oltre il 23% rispetto alla metà del 2016), continua ad alimentare i timori che l’OPEC non riuscirà a ridurre l’eccesso delle scorte globali, nonostante i tagli alla produzione.
I future del greggio USA salgono dello 0,15% a 60,91 dollari alle 6:07 ET (10:07 GMT), mentre il greggio Brent sale dello 0,06% a 64,93 dollari.
5. Crollo delle criptovalute che perdono oltre 60 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato
Le principali criptovalute continuano a crollare di oltre il 10% questo giovedì, i timori per l’aumento delle regolamentazioni e la recente decisione di Google di vietare le pubblicità sulle cripto continuano a pesare sulla classe degli asset digitali.
Il selloff ha cancellato oltre 60 miliardi di dollari della capitalizzazione totale di mercato, che si attesta a circa 318,0 miliardi di dollari questo giovedì dai 372,9 miliardi di ieri.
Alle 6:09 ET (10:09 GMT), il Bitcoin, la principale criptovaluta per capitalizzazione di mercato, crolla del 13% a 7.882,40 dollari.
Anche le altre principali criptovalute sono in calo, con l’Ethereum, la seconda più importante valuta digitale al mondo per capitalizzazione di mercato, che crolla del 14,3% a 590,31 dollari.
La terza principale criptovaluta, il Ripple, registra un crollo del 13,77% a 0,66900 dollari.