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Le cinque cose da seguire sui mercati questo giovedì

Pubblicato 20.04.2017, 11:40
Aggiornato 20.04.2017, 11:40
© Reuters.  Le cinque cose da seguire sui mercati questo giovedì

Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati questo giovedì 20 aprile:

1. Greggio in ripresa dopo i commenti dell’OPEC

Il prezzo del greggio sale questo giovedì, in ripresa dalla giornata peggiore in sei settimane, dopo che il principali produttori del Golfo, l’Arabia Saudita e il Kuwait hanno chiaramente dichiarato che l’OPEC ha intenzione di estendere l’accordo per il taglio della produzione siglato con i produttori non-OPEC per un altro semestre.

I produttori di greggio sembrano essere convinti della necessità di prolungare l’accordo per la riduzione delle scorte oltre il termine iniziale di sei mesi, ma finora non c’è un accordo ufficiale, secondo quanto reso noto questa mattina dal Ministro per l’Energia saudita Khalid al-Falih.

Sempre stamane, il ministro del petrolio del Kuwait Essam al-Marzouq ha dichiarato che prevede un prolungamento dell’accordo.

A novembre dello scorso anno l’OPEC ha deciso di ridurre la produzione di circa 1,8 milioni di barili al giorno tra gennaio e giugno. La decisione finale circa la possibilità di estendere o meno l’accordo oltre giugno sarà presa dal cartello del greggio il 25 maggio.

Il greggio USA sale di 40 centesimi, o dello 0,8% a 51,25 dollari alle 5:40 ET (09:40 GMT), mentre il Brent è in salita di 46 centesimi a 53,39 dollari.

I future del greggio sono crollati di quasi il 4% ieri dopo i dati settimanali sulle scorte da cui è emerso che le scorte di benzina USA sono salite per la prima volta da febbraio, mentre la produzione di greggio continua ad aumentare.

2. Euro al massimo di 3 settimane, elezioni presidenziali francesi alle porte

L’euro sale al massimo di tre settimane contro il dollaro questo giovedì, dopo l’ultimo sondaggio da cui è emerso che il centrista Emmanuel Macron potrebbe vincere le presidenziali francesi.

Il cambio EUR/USD sale dello 0,6% a 1,0774, il massimo dal 29 marzo.

Il sondaggio di Harris Interactive mostra che il 25% degli elettori è intenzionato a votare per Macron a pochi giorni dal primo turno di domenica, contro il 22% a favore invece di Marine Le Pen, leader del partito di estrema destra Front National.

Il candidato repubblicano Francois Fillon si attesta al 19% così come il candidato di estrema sinistra Jean-Luc Melenchon.

Dal sondaggio emerge inoltre che Macron potrebbe battere tranquillamente la Le Pen al secondo turno previsto due settimane dopo, con un risultato del 66% contro il 34%.

Gli investitori sono preoccupati per la prospettiva di uno scontro al secondo turno tra gli euroscettici Melenchon e Le Pen: entrambi infatti vogliono un referendum sull’appartenenza all’Unione Europea.

3. Dollaro al minimo di 3 settimane nei timori geopolitici

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,4% a 99,32, il minimo dal 28 marzo.

Persistono i timori geopolitici in seguito alle parole di ieri del Segretario di Stato USA Rex Tillerson secondo cui Washington sta cercando di fare pressione sulla Corea del Nord in merito al programma nucleare.

I media ufficiali nordcoreani hanno avvertito gli Stati Uniti di un “attacco preventivo super-potente”, dicendo di non “provocarli”, mentre le tensioni tra i due paesi continuano ad aumentare.

Per oggi sono attesi i dati sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione alle 8:30 ET (12:30 GMT) e quelli della Fed di Philadelphia, sempre alle 8:30 ET. L’indice predittivo di marzo è previsto invece alle 10 ET.

Una recente serie di dati deludenti sull’occupazione, la spesa dei consumatori e l’inflazione hanno spinto i mercati a rinviare le aspettative su due aumenti dei tassi per quest’anno, secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com.

4. Titoli globali altalenanti, scambi cauti

I future dei mercati azionari USA puntano ad un’apertura in lieve rialzo questo giovedì mattina, con gli investitori in attesa di altri report sugli utili delle compagnie continuando a tenere d’occhio le tensioni geopolitiche in Corea del Nord.

I future Dow blue-chip salgono di 42 punti, o dello 0,2%, i future S&P 500 sono in salita di 7 punti, mentre i future Nasdaq 100legati al settore tech vanno su di 18 punti.

Prima della campanella di apertura sono attesi i report di Verizon (NYSE:VZ), Travelers (NYSE:TRV), Blackstone (NYSE:BX), Bank of New York Mellon (NYSE:BK), Imax (NYSE:IMAX), KeyCorp (NYSE:KEY) e Danaher (NYSE:DHR). I risultati di Visa (NYSE:V) e Mattel (NASDAQ:MAT) sono attesi invece dopo la campanella.

In Europa i titoli azionari oscillano tra lievi rialzi e ribassi negli scambi di metà mattina, con il tedesco DAX su dello 0,2%, mentre il londinese FTSE 100 scende dello 0,2%.

In Asia i mercati hanno chiuso misti una seduta altalenante, con l’indice Shanghai Composite in Cina che ha chiuso a poco più dello 0,1%, mentre il nipponico Nikkei ha chiuso invariato.

5. Al via il vertice di FMI e Banca Mondiale

I leader della finanza mondiali si incontreranno quest’oggi per cercare di dare una svolta meno protezionistica alle politiche ancora in evoluzione del Presidente Donald Trump e a mostrare supporto per un commercio aperto e l’integrazione globale.

Il vertice primaverile del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale porterà per la prima volta i 189 membri delle due istituzioni multilaterali a conoscere l’agenda “Prima l’America” di Trump, a soli due isolati dalla Casa Bianca.

Il Presidente della Banca Mondiale Jim Yong Kim e la Direttrice del FMI Christine Lagarde si rivolgeranno ai media rispettivamente alle 8:45 ET (12:45 GMT) e alle 9:30 ET (13:30 GMT).

Per oggi sono previsti anche gli interventi del Governatore della Banca d’Inghilterra Mark Carney e del Segretario al Tesoro USA Steve Mnuchin.

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