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Le cinque cose da seguire sui mercati questo lunedì

Pubblicato 11.12.2017, 11:32
Aggiornato 11.12.2017, 12:34
© Reuters.  Le cinque cose da seguire sui mercati questo lunedì

Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo lunedì 11 dicembre:

1. Impennata dei future di Bitcoin dopo il debutto

I future di Bitcoin schizzano di oltre il 20% nell’attesissimo debutto sulla piazza CBOE Global Markets di Chicago, nonostante gli avvertimenti sul rischio di una bolla e su un crollo dei prezzi.

Il contratto dei future Bitcoin a un mese ha aperto gli scambi ieri alle 18:00 ET (23:00 GMT) con il simbolo “XBT” a 15.460 dollari. Ha visto un’impennata del 21% al massimo di 18.850 dollari prima di staccarsi e attestarsi a 17.600 dollari questa mattina, con un balzo di quasi il 14%, e circa 2.700 contratti scambiati.

Il rapido aumento del prezzo ha comportato almeno due blocchi degli scambi - uno di due minuti dopo il balzo del 10% ed uno di cinque minuti dopo l’impennata del 20% - simili a quelli dei titoli azionari dopo dei forti rialzi.

Intanto, il prezzo del Bitcoin si attesta a 16.780 dollari sulla piazza statunitense GDAX, con un rimbalzo del 10% sulla giornata. Ha toccato il massimo intraday di 16.988 dollari, portando la criptovaluta vicino a 17.000 dollari, una soglia superata per la prima volta giovedì scorso.

Il Bitcoin, che ha iniziato il 2017 a circa 1.000 dollari è schizzato di quasi il 1.600% finora quest’anno.

2. Borse globali al rialzo all’inizio di una settimana densa di eventi

I mercati azionari globali sono positivi all’inizio di una settimana impegnativa, gli investitori attendono i vertici di politica monetaria della Federal Reserve, della Banca Centrale Europea e della Banca d’Inghilterra.

La maggior parte delle borse nell’Asia Pacifica ha chiuso al rialzo, sulla scia del rimbalzo di venerdì che ha scatenato un’impennata globale, con i titoli ad Hong Kong e nella Cina continentale che segnano le migliori performance.

In Europa, la maggior parte delle borse del continente sono in territorio positivo negli scambi di metà mattina, con l’indice londinese FTSE 100 che registra la performance migliore dal momento che la sterlina resta sotto pressione.

A Wall Street, i future dei titoli azionari USA puntano ad un’apertura in lieve rialzo. Gli indici Dow Jones industrial average e S&P 500 hanno chiuso ai massimi storici venerdì sulla scia del report sull’occupazione migliore del previsto.

3. May parlerà al Parlamento dopo i passi avanti sulla Brexit

Il Primo Ministro britannico Theresa May accoglierà “il nuovo sentimento di ottimismo” nelle trattative sulla Brexit parlando al Parlamento nel corso della giornata, affermando che Regno Unito ed Unione Europea dovrebbero siglare un accordo in occasione del summit di questa settimana “per procedere insieme” alla discussione dei futuri legami commerciali.

Nella dichiarazione al Parlamento, May rimprovererà chi ha dubitato della sua capacità di portare le trattative oltre la fase iniziale dell’accordo sulla cifra che dovrà pagare il paese, dei diritti dei cittadini e sul confine tra la regione britannica dell’Irlanda del Nord e l’Irlanda, membro UE.

Il Regno Unito e l’UE hanno raggiunto un accordo dopo 11 ore venerdì che consente di passare alla seconda fase delle trattative per la Brexit, quella sulle future relazioni commerciali. Il prossimo appuntamento è ora il summit dei leader UE a Bruxelles il 14 e 15 dicembre.

La sterlina scende dello 0,2% contro il dollaro a 1,3370, staccandosi dal massimo di 1,3521 segnato venerdì dopo la svolta nelle trattative sulla Brexit.

4. Dollaro in calo, gli investitori valutano i dati sui compensi

Il dollaro scende, con gli investitori che valutano il report sull’occupazione USA caratterizzato dai dati deludenti sull’aumento dei compensi che secondo gli analisti potrebbero pesare sul ritmo degli aumenti dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve il prossimo anno.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,1% a 93,75, staccandosi dal massimo di due settimane di venerdì.

I dati sull’occupazione di venerdì hanno mostrato un aumento maggiore del previsto dei posti di lavoro a novembre, ma la crescita dei compensi è rimasta moderata. La media dei compensi orari è cresciuta solo dello 0,2% il mese scorso del 2,5% su base annua, meno del previsto.

Questi dati potrebbero pesare sul ritmo degli aumenti dei tassi di interesse il prossimo anno, dal momento che la Federal Reserve dovrà vedersela con i compensi fiacchi che riflettono un’inflazione persistentemente bassa.

5. Greggio in calo, ripresa dell’attività di trivellazione USA

Il prezzo del greggio inizia la settimana sulla difensiva nei timori che l’aumento della produzione di petrolio di scisto USA possa minare gli sforzi dell’OPEC di ridurre le scorte in esubero sul mercato.

I future del greggio USA sono scambiati a 57,05 dollari al barile, in calo dello 0,5%. I future del Brent scendono dello 0,2% a 63,38 dollari al barile.

Le compagnie energetiche USA hanno aggiunto due impianti nella settimana terminata l’8 dicembre, portando il totale a 751, il massimo da settembre, secondo quanto afferma l’azienda di servizi energetici di General Electric (NYSE:GE) Baker Hughes nel suo seguitissimo report di venerdì.

La produzione nazionale statunitense ha visto una ripresa di quasi il 15% dal recente minimo di metà del 2016 a circa 9,7 milioni di barili al giorno, il massimo dall’inizio degli anni Settanta e un livello vicino alla produzione di Russia ed Arabia Saudita, i principali produttori.

L’incremento dell’attività di trivellazione indica che la produzione aumenterà ancora, con i produttori attratti dai prezzi alti, alimentando i timori che tale aumento possa minare gli sforzi dell’OPEC di ridurre le scorte in esubero.

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