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Le cinque cose da seguire sui mercati questo lunedì

Pubblicato 19.03.2018, 10:58
Aggiornato 19.03.2018, 10:58
© Reuters.  Le cinque cose da seguire sui mercati questo lunedì

Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo lunedì 19 marzo:

1. Le borse globali iniziano la settimana sulla difensiva

I mercati azionari globali cominciano la settimana sulla difensiva, con i trader che si preparano al primo aumento dei tassi dell’anno della Federal Reserve nel corso della settimana, mentre persistono i timori per una guerra commerciale globale.

La maggior parte dei titoli asiatici ha chiuso al ribasso, ma la Cina è riuscita a registrare dei guadagni. L’indice di riferimento nipponico è stato debole rispetto alle controparti della regione, con i problemi politici del paese che hanno messo alla prova i nervi degli investitori.

L’indice Nikkei scende dello 0,9% dopo i sondaggi del weekend che suggeriscono un brusco calo del supporto pubblico per il Primo Ministro Shinzo Abe per la sua gestione dello scandalo sul clientelismo.

In Europa, l’indice paneuropeo Stoxx 600, la principale misura dei prezzi delle azioni della regione, scende dello 0,8% negli scambi di metà mattina, con tutti i settori e le borse in territorio negativo.

Intanto, a Wall Street, i future dei titoli azionari USA scendono in un clima di bassa propensione al rischio, segnale che i titoli azionari potrebbero essere pronti a proseguire la discesa della scorsa settimana.

I future Dow scendono di 125 punti, o dello 0,5% rispetto alla chiusura di venerdì, i future S&P 500 sono in calo di 13 punti, o dello 0,5%, mentre i future Nasdaq 100 crollano di 85 punti, o dell’1,2%.

Sebbene Wall Street abbia visto una ripresa venerdì, i principali indici hanno chiuso la settimana in calo. Il Dow crolla dell’1,5%, l’indice S&P dell’1% e l’indice Nasdaq dell’1,2%.

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2. Il dollaro riprende fiato dopo quattro settimane in salita

Il dollaro inizia la settimana pressoché invariato, riprendendo fiato dopo quattro settimane consecutive al rialzo, con i mercati in attesa dell’imminente vertice della Federal Reserve durante il quale la banca probabilmente alzerà i tassi di interesse ed offrirà indizi sul ritmo dell’inasprimento monetario nel corso dell’anno.

L’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è stabile a 89,80 nei primi scambi.

Venerdì ha segnato il massimo di due settimane di 90,38 tra le speculazioni che la Fed possa alzare i tassi quattro volte quest’anno anziché tre come si prevede al momento.

Intanto, il rendimento dei Buoni del Tesoro a 10 anni si attesta al 2,863%, continuando a restare vicino al massimo di quattro anni del 2,957% del mese scorso.

Il calendario economico di oggi non prevede dati economici USA di rilievo.

3. Il Bitcoin si riprende dopo il crollo seguito alla notizia del divieto di Twitter

Il prezzo del Bitcoin è in ripresa e si attesta sopra gli 8.000 dollari, dopo un fine settimana movimentato che ha visto crollare la valuta digitale sulla scia della notizia secondo cui Twitter potrebbe essere la prossima compagnia a vietare gli annunci pubblicitari sulle criptovalute sull’esempio di quest’anno di Google (NASDAQ:GOOGL) e Facebook (NASDAQ:FB).

La principale valuta virtuale mondiale per capitalizzazione di mercato ha segnato il minimo di 7.240 dollari ieri, prima di schizzare di quasi 1.000 dollari a 8.225 dollari, con un’impennata del 6,9%, o di 530 dollari sulla giornata.

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I trader attribuiscono la ripresa alla notizia secondo cui il Consiglio per la stabilità finanziaria (FSB), che coordina la regolamentazione finanziaria del G20, starebbe facendo resistenza alle richieste di alcuni membri del Gruppo di una regolamentazione delle criptovalute, come il Bitcoin.

Anche le altre principali criptovalute sono in salita, con l’Ethereum, la seconda più importante valuta digitale al mondo per capitalizzazione di mercato, che segna un’impennata del 3% a 531,38 dollari.

La terza principale criptovaluta, il Ripple, registra un rimbalzo del 6,5% a 0,65052 dollari.

4. Prezzo del greggio in calo, aumenta la produzione di scisto USA

Il prezzo del greggio inizia la settimana in territorio negativo, con l’aumento dell’attività di trivellazione negli Stati Uniti che indica ulteriori incrementi della produzione, scatenando i timori per un eccesso di scorte.

I future del greggio West Texas Intermediate scendono di 25 centesimi, o dello 0,4%, a 62,16 dollari al barile, mentre i future del Brent vanno giù di 23 centesimi, o dello 0,4%, a 65,97 dollari al barile.

Gli impianti di trivellazione USA sono aumentati di quattro unità nella settimana terminata il 16 marzo, portando il totale ad 800, secondo il report settimanale di venerdì di Baker Hughes.

Il numero degli impianti di trivellazione attivi, indicatore della produzione futura, è molto più alto rispetto allo scorso anno quando erano attivi 631 impianti, dal momento che le compagnie energetiche continuano ad aumentare le spese dalla metà del 2016, quando il prezzo del greggio ha iniziato a riprendersi dal crollo di due anni.

5. Al via il vertice del G20 nei timori per la guerra commerciale tra USA e Cina

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I ministri delle finanze e i governatori delle banche centrali delle principali venti economie del mondo si incontreranno a Buenos Aires per i prossimi due giorni e in cima alla lista della loro agenda ci sono lo stato di salute dell’economia globale ed i rischi per la crescita.

La questione del commercio multilaterale probabilmente sarà uno dei principali argomenti di discussione in seguito ai recenti cambiamenti della politica commerciale USA che hanno scatenato un crescente sentimento di incertezza alimentando i timori per una guerra commerciale.

Vari funzionari del G20, compresi i ministri delle finanze del paese ospitante, l’Argentina, e della Germania, hanno reso noto che insisteranno affinché il linguaggio dei comunicati metta in evidenza “il ruolo cruciale del sistema commerciale internazionale basato sui regolamenti”.

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