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Le cinque cose da seguire sui mercati questo lunedì

Pubblicato 17.09.2018, 11:37
Aggiornato 17.09.2018, 11:37
© Reuters.  Le cinque cose da seguire sui mercati questo lunedì

Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo lunedì 17 settembre:

1. Trump prepara nuovi dazi su 200 miliardi di dollari di prodotti cinesi

All’apertura di questa nuova settimana, lo scontro commerciale tra USA e Cina resterà uno dei fattori fondamentali a determinare il sentimento.

Il Presidente USA Donald Trump probabilmente annuncerà nuovi dazi su circa 200 miliardi di dollari di importazioni cinesi già quest’oggi, secondo quanto riferito da un funzionario senior a Reuters.

I dazi ammonteranno probabilmente al 10%, riporta il Wall Street Journal, quindi meno del 25% precedentemente annunciato dal governo USA.

Il WSJ aggiunge che la Cina potrebbe rifiutare di partecipare alle trattative commerciali con gli Stati Uniti previste questo mese se il governo Trump dovesse procedere con ulteriori dazi sui beni cinesi, in quanto Pechino non sarebbe disposta a negoziare sotto minaccia.

I funzionari stanno anche pensando ad eventuali contromisure, si legge nella notizia.

I timori per lo scontro commerciale tra i due paesi attanagliano i mercati da mesi. Nessuna delle due parti mostra segni di cedimento, alimentando l’apprensione che le due principali economie mondiali si stiano dirigendo verso una guerra commerciale che potrebbe sconvolgere l’economia globale.

2. Borse globali al ribasso

I mercati azionari globali sono in discesa, con gli investitori cauti sulla scia della notizia che Washington potrebbe annunciare una nuova serie di dazi sui beni cinesi nell’ultimo colpo sferrato nel loro scontro commerciale.

In Asia, i mercati hanno chiuso in territorio negativo, trascinati dalle perdite in Cina. L’indice Shanghai Composite crolla dell’1,1% vicino al minimo dal 2014, mentre lo Shenzhen Composite a capitalizzazione inferiore segna un crollo dell’1,4%.

Il sentimento ribassista ha contagiato l’Europa, dove le principali borse sono al ribasso e la maggior parte dei settori è in rosso. L’indice pan-regionale di riferimento STOXX 600 scende dello 0,3% negli scambi di metà mattina, con il settore delle auto, sensibile al commercio, e i titoli minerari che segnano le performance peggiori.

A Wall Street, i future dei titoli azionari USA puntano ad un’apertura in lieve ribasso.

Alle 5:35 ET, i future Dow blue-chip scendono di 35 punti, o dello 0,1%, i future S&P 500 sono in calo di 4 punti, o dello 0,1%, mentre i future Nasdaq 100 legati al settore tech vanno giù di 12 punti, o dello 0,2%.

3. Report sugli utili di FedEx e Oracle

È un periodo di calma da fine trimestre per i report sugli utili ma per oggi sono comunque previsti i risultati di alcune compagnie di spicco.

FedEx (NYSE:FDX) pubblicherà il report sui risultati del primo trimestre fiscale dopo la chiusura dei mercati statunitensi. Il colosso delle spedizioni dovrebbe riportare utili per azione di 3,83 dollari per un totale di 16,88 miliardi di dollari, secondo le stime.

Anche Oracle (NYSE:ORCL) pubblicherà i risultati del primo trimestre fiscale dopo la campanella di chiusura oggi. Gli analisti di Wall Street si aspettano utili per azione di 68 centesimi per un totale di 9,25 miliardi di dollari.

4. Dollaro al minimo di 6 settimane

Il dollaro scende contro i principali rivali a inizio settimana, con gli investitori che vendono il biglietto verde nei timori per l’escalation dello scontro commerciale tra le due potenze economiche mondiali.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,15% a 94,35, il minimo da fine luglio.

Contro lo yen, il dollaro scende a 111,95, ma resta vicino al massimo di due mesi di venerdì di 112,16.

Il dollaro ha visto un’impennata della domanda di valuta rifugio per via dell’escalation delle tensioni commerciali globali tra gli Stati Uniti e i principali partner commerciali nell’idea che gli USA abbiano meno da perdere da un eventuale scontro.

Per quanto riguarda i dati, alle 8:30 ET è atteso il report manifatturiero Empire State.

Sul mercato dei bond, i Buoni del Tesoro USA sono pressoché invariati, con il rendimento dei bond a 10 anni di riferimento stabile al 2,995%, mentre quello dei bond a 2 anni, che risentono della Fed, si attesta al 2,775%.

5. Le trattative sulla Brexit dovrebbero accelerare

L’euro e la sterlina iniziano la settimana col piede giusto: i mercati accolgono gli sviluppi incoraggianti sui termini dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.

L’euro sale dello 0,2% a 1,1650 contro il dollaro, non lontano dal massimo di tre settimane di 1,1721 di venerdì.

Anche la sterlina sale segnando 1,3095, vicino al massimo di venerdì di 1,3145, il massimo dal 31 luglio.
Il primo dei tre summit sulla Brexit comincerà la prossima settimana e i leader UE sperano di stringere un accordo entro i prossimi due mesi sui termini del divorzio.

La tempistica dei vertici combacia con il suggerimento del negoziatore UE per la Brexit Michel Barnier secondo cui un accordo potrebbe essere siglato tra sei-otto settimane, se i negoziatori proporranno delle richieste realistiche.

Il Primo Ministro britannico Theresa May ha avvertito i ribelli all’interno del suo partito che, a meno che non supportino il suo potenziale accordo sulla Brexit con l’UE, si ritroverebbero a dover affrontare un divorzio senza accordo.

Il Regno Unito lascerà l’UE il 29 marzo.

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