Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo martedì 7 novembre:
1. L’impennata delle borse globali non mostra segni di cedimento
L’impennata dei mercati azionari globali non mostra segni di cedimento, con gli indici in tutto il mondo che registrano una nuova serie di massimi storici, poiché gli investitori ottimisti continuano a lanciarsi sull’azionario.
I titoli azionari dell’Asia Pacifica schizzano ai massimi di un decennio, tra i report sugli utili e il viaggio del Presidente USA Donald Trump nella regione.
Notevole la performance dell’indice nipponico Nikkei che schizza dell’1,7% chiudendo al massimo dal 1992. In Australia, l’indice S&P/ASX 200 balza dell’1% al massimo dal febbraio 2008, incoraggiato dai prezzi delle materie prime.
In Europa, la maggior parte delle borse sono positive negli scambi di metà mattina, con l’indebolimento dell’euro che ha spinto l’indice DAX legato alle esportazioni ad un nuovo massimo storico.
A Wall Street, i titoli USA puntano ad un’apertura pressoché invariata vicino ai massimi storici, con gli investitori in attesa dei report sugli utili per capire come influiranno sui mercati. I tre principali indici di Wall Street hanno chiuso ai massimi storici ieri.
2. Greggio vicino al massimo del luglio 2015
Il prezzo del greggio resta vicino al massimo di oltre due anni, nei timori per l’instabilità in Arabia Saudita, il principale produttore petrolifero al mondo nonché più influente membro dell’OPEC.
I future del greggio Brent, il riferimento per il prezzo della materia prima al di fuori degli Stati Uniti, scendono di 15 centesimi, o dello 0,3%, a 64,11 dollari, non lontano dal massimo intraday di 64,65 dollari, il massimo dal luglio 2015.
Intanto, i future del greggio West Texas Intermediate (WTI) sono invariati a 57,36 dollari al barile, dopo aver raggiunto il massimo dalla metà del 2015 di 57,69 dollari in precedenza.
Il prezzo del greggio è schizzato di oltre il 3% ieri, l’aumento percentuale maggiore delle ultime sei settimane, nei timori per gli eventi politici del fine settimana in Arabia Saudita che hanno portato all’arresto di funzionari e membri della famiglia reale.
L’American Petroleum Institute rilascerà il report settimanale sulle scorte alle 16:30 ET (21:30 GMT), nelle previsioni di un calo di 2,8 milioni di barili che sarebbe il secondo consecutivo.
3. Dollaro in salita, euro al minimo da luglio
Aumenta la richiesta di dollaro, con un modesto aumento del rendimento dei Buoni del Tesoro USA che supporta la valuta, mentre gli investitori continuano a seguire da vicino i progressi sulla proposta di legge sulle tasse USA che, se approvata, sarebbe la principale riforma del sistema fiscale statunitense dagli anni Ottanta.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,5% superando brevemente il livello di 95,00 per la prima volta dal 27 ottobre.
Il dollaro forte ha spinto l’euro giù a 1,1555, il minimo dalla metà di luglio. Il calo dell’euro è accelerato una volta partiti i programmi di vendita automatici dopo che è sceso sotto il livello di 1,16.
4. Riflettori sul mercato del lavoro USA e su Yellen
Tra i pochi dati economici previsti per oggi, è atteso il report JOLTS sulle posizioni lavorative aperte relativo al mese di settembre alle 10 ET (15:00 GMT).
Per quanto riguarda la banca centrale, Janet Yellen, presidente uscente della Fed, terrà un discorso in occasione della consegna del premio Paul H. Douglas Award for Ethics in Government a Washington DC alle 14:30 ET (19:30 GMT).
Saranno seguiti con attenzione anche i commenti del vice presidente della Fed per la Supervisione Randal Quarles. Terrà un discorso alla conferenza annuale della Clearing House a New York alle 12:30 ET (17:30 GMT).
La banca centrale terrà l’ultimo vertice di politica monetaria dell’anno il 12 e 13 dicembre, con una probabilità di un aumento dei tassi pari al 100% secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com.
5. La stagione degli utili USA volge al termine
Decine di compagnie rilasceranno gli utili oggi, con la stagione degli utili USA che inizia a volgere al termine.
Valeant Pharmaceuticals (NYSE:VRX), Royal Caribbean Cruises (NYSE:RCL), Dean Foods (NYSE:DF), Tapestry (NYSE:TPR), SeaWorld (NYSE:SEAS) e Mallinckrodt (NYSE:MNK) pubblicheranno i risultati prima della campanella di apertura.
Dopo la chiusura, sono attesi i report di Snap (NYSE:SNAP), Marriott International (NASDAQ:MAR), Zillow (NASDAQ:ZG), Fossil (NASDAQ:FOSL), Zynga (NASDAQ:ZNGA), Match Group (NASDAQ:MTCH) e Blue Buffalo Pet Products (NASDAQ:BUFF).
Più dell’80% delle compagnie dell’indice S&P 500 ha già pubblicato i risultati trimestrali. Circa il 73% di queste compagnie ha superato le aspettative sugli utili, mentre il 65% ha superato quelle sulle vendite, secondo Thomson Reuters I/B/E/S.