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Le cinque cose da seguire sui mercati questo martedì

Pubblicato 26.12.2017, 12:05
Aggiornato 26.12.2017, 12:05
© Reuters.  Le cinque cose da seguire sui mercati questo martedì

Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo martedì 26 dicembre:

1. I titoli USA oscillano negli scambi festivi

Nonostante Wall Street riapra questo martedì dopo Natale, gli scambi resteranno limitati dal momento che molti trader hanno già chiuso i libri contabili per il periodo festivo, intenzionati a tornare ad affrontare i mercati nel 2018.

Dopo che gli indici Dow e S&P 500 hanno chiuso in lieve ribasso venerdì, registrando comunque un rialzo per la quinta settimana consecutiva, i titoli azionari USA sembrano avviarsi a segnare un’altra seduta sottotono. Alle 6:00 ET (11:00 GMT) i future Dow blue chip scendono di 22 punti, o dello 0,09%, i future S&P 500 sono invariati, mentre i future Nasdaq 100 sono in calo di 8 punti, o dello 0,13%.

La maggior parte delle borse europee sono chiuse per Santo Stefano.

I mercati azionari asiatici hanno chiuso misti. L’indice nipponico Nikkei 225 è sceso dello 0,23%, mentre in Cina lo Shanghai Composite è salito dello 0,78%. I mercati di Hong Kong, Australia e Nuova Zelanda sono rimasti chiusi.

2. Riflettori sulla fiducia dei consumatori USA

Al centro della scena quest’oggi i dati del Conference Board sulla fiducia dei consumatori relativo a dicembre alle 10:00 ET (15:00 GMT).

I trader che non sono in vacanza valuteranno anche i dati sull’indice sui prezzi delle case S&P/Case-Shiller per ottobre e gli indici manifatturieri della Fed di Richmond e Dallas.

In vista delle pubblicazioni, il dollaro è stabile contro le altre principali valute. Alle 6:02 ET (11:02 GMT), l’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,01% a 92,89.

3. Il Bitcoin si riprende dal forte selloff di Natale

Il Bitcoin continua a riprendersi negli scambi ridotti per festa di questo martedì, recuperando parte del crollo della scorsa settimana che ha portato la principale criptovaluta per capitalizzazione di mercato sotto i 12.000 dollari.

Il Bitcoin - scambiato 24 ore su 24, 7 giorni su 7 - ha perso quasi metà del suo valore la scorsa settimana, con un crollo di quasi il 50% dai massimi storici vicino ai 20.000 dollari segnati domenica 17 dicembre, arrivando ad un minimo di 10.718 dollari.

Nel weekend la valuta digitale ha oscillato, per poi stabilizzarsi a Natale e continuare a riprendersi questo martedì.

Sulla piazza statunitense Bitfinex, il Bitcoin si attesta a 1.303,00 dollari, con un balzo del 9,51%, a 15.000 dollari alle 6:03 ET (11:03 GMT).

4. Greggio stabile negli scambi altalenanti festivi

Il prezzo del greggio oscilla invariato nei primi scambi di questo martedì, ridotti per festa.

I tori hanno tirato un sospiro di sollievo quando Baker Hughes ha pubblicato gli ultimi dati settimanali sul numero degli impianti di trivellazione dopo la chiusura dei mercati venerdì, dati che hanno rivelato una pausa nella produzione di petrolio da scisto USA. Secondo i dati, il numero degli impianti attivi è rimasto invariato a 747.

Tuttavia, le recenti notizie secondo cui la riparazione dell’oleodotto Forties nel Mare del Nord sarebbe completa e starebbe subendo dei test iniziano a limitare i guadagni. Il blocco della linea all’inizio del mese aveva fatto schizzare il prezzo.

In attesa dei dati, i future del greggio USA scendono dello 0,05% a 58,44 dollari alle 6:04 ET (11:04 GMT), mentre il greggio Brent va giù dello 0,14% a 64,64 dollari.

5. Apple sotto pressione tra le voci di una debole domanda per l’iPhone X

Il titolo di Apple scende negli scambi pre-market di questo martedì, nei timori per le vendite dell’iPhone X.

Secondo un report dell’Economic Daily di Taiwan, il colosso tech abbasserà le previsioni sulle vendite per l’iPhone X a 30 milioni di unità dai 50 milioni iniziali. Il giornale cita fonti non identificate.

Alle 6:04 ET (11:04 GMT), Apple (NASDAQ:AAPL) crolla dell’1,66% a 172,11 dollari negli scambi pre-market.

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