Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo martedì 17 aprile:
1. Impennata di Netflix (NASDAQ:NFLX), riflettori sugli utili
Il titolo di Netflix schizza di oltre il 7% negli scambi pre-market dopo che il colosso dello streaming online ha superato le aspettative sui nuovi abbonati.
Con la riduzione delle tensioni geopolitiche, l’attenzione dei mercati si rivolge ai report delle compagnie. In una settimana piena dal punto di vista degli utili, il 71% delle 35 compagnie dell’indice S&P hanno già pubblicato i risultati superando le stime sugli utili, mentre l’80% ha superato quelle sulle vendite.
Sotto i riflettori questo martedì Goldman Sachs (NYSE:GS), Johnson & Johnson (NYSE:JNJ) e UnitedHealth (NYSE:UNH) che pubblicheranno i report prima della campanella di apertura, mentre IBM (NYSE:IBM) lo rilascerà dopo la chiusura dei mercati.
In attesa dei report, i future USA puntano ad un’apertura al rialzo. Alle 5:53 ET (9:53GMT) i future Dow blue chip salgono di 120 punti, o dello 0,48%, i future S&P 500 vanno su di 11 punti, o dello 0,39% mentre i future Nasdaq 100 sono in salita di 26 punti, o dello 0,38%.
2. La sterlina si stacca dal massimo post-voto sulla Brexit dopo i dati sull’occupazione
La sterlina resta vicino al massimo segnato quando il Regno Unito ha votato per la Brexit, cioè per lasciare l’Unione Europea, sulla scia dei dati che hanno alimentato le speculazioni di un nuovo aumento dei tassi a maggio da parte della Banca d’Inghilterra.
La media dei compensi esclusi i bonus è salita come previsto al 2,8% rispetto al 2,6% del mese prima. La lettura ha superato l’inflazione, che ha registrato un aumento annuo del 2,7% a febbraio, segnale che i lavoratori stanno ricevendo finalmente dei compensi superiori agli aumenti di prezzo, mettendo fine a mesi di stretta sul costo della vita nel paese.
L’inflazione dei compensi era uno dei pezzi mancanti del puzzle e il suo incremento potrebbe aprire la strada alla BoE per alzare i tassi di interesse allo 0,75% dall’attuale 0,50% il mese prossimo.
Il cambio ha segnato il massimo intraday di 1,4377 stamane, per poi ridurre i guadagni. I trader potrebbero aver considerato il fatto che i compensi medi compresi i bonus siano rimasti stabili come un segnale che le pressioni sulla BoE per un inasprimento più aggressivo possano non essere tanto forti come si teme.
3. Dollaro vicino al minimo di 3 settimane, attesi dati e commenti della Fed
Il dollaro riprende fiato negli scambi di questo martedì mattina, oscillando vicino al minimo di 3 settimane toccato nella notte. Il bigleitto verde è andato sotto pressione ieri quando il Presidente statunitense Donald Trump ha accusato Russia e Cina di svalutazione monetaria in un post su Twitter.
Il ministro degli esteri cinesi questa mattina ha dichiarato che le informazioni rese note dagli Stati Uniti in merito alla valuta cinese sono “un po’ confuse”, mentre le stesse parole di Trump hanno contribuito a mettere il dollaro sotto pressione.
I trader del forex avranno dei dati da tenere d’occhio nel corso della giornata: i dati immobiliari alle 8:30 ET (12:30 GMT), seguiti da quelli sulla produzione industriale alle 10:00 ET (14:00 GMT).
I mercati presteranno attenzione anche ad una serie di interventi da parte dei policymaker della Federal Reserve. Il Governatore della Fed Randal Quarles testimonierà al Congresso sulla regolamentazione bancaria, ma gli investitori seguiranno più da vicino gli interventi dei membri della Fed John Williams, Patrick Harker e Charles Evans, per avere indicazioni sull’andamento dei tassi di interesse.
4. La Cina riporta una forte crescita del 1° trim., ma mostra segni di debolezza
La Cina ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai mercati questo martedì: la seconda economia mondiale ha riportato una crescita del primo trimestre pari al 6,8%, spinta dalla forte domanda dei consumatori, dalle ottime esportazioni e dai solidi investimenti immobiliari.
I consumi, che rappresentano circa l’80% della crescita economica del primo trimestre, hanno giocato un ruolo importante nel supportare l’economia, sebbene i rischi per gli esportatori cinesi siano aumentati. Le vendite al dettaglio sono salite di ben il 10,1% a marzo.
Tuttavia, ci sono dei timori in quanto la produzione industriale ha deluso le attese.
In generale, gli economisti prevedono ancora che la Cina perda parte dello slancio nei prossimi trimestri, dal momento che Pechino sta costringendo i governi locali a ridurre i progetti sulle infrastrutture per contenere i debiti, mentre le vendite immobiliari si riducono ulteriormente per via dei severi controlli governativi sugli acquisti per contrastare la speculazione.
5. Il prezzo del greggio scende in attesa delle scorte USA
Il prezzo del greggio registra lievi ribassi questo martedì, gli investitori attendono i nuovi dati settimanali sulle scorte di greggio statunitensi per valutare la forza della domanda del principale consumatore mondiale di oro nero e quanto velocemente i livelli di produzione continueranno ad aumentare.
L’American Petroleum Institute, un gruppo del settore, rilascerà il report settimanale alle 16:30 ET (20:30 GMT). I dati ufficiali della Energy Information Administration saranno rilasciati domani e si prevede un calo di 1,9 milioni di barili.
Il greggio ha chiuso al ribasso ieri, riducendo la forte impennata della settimana scorsa, tra la riduzione dei timori per le tensioni in Medio Oriente e gli investitori convinti che gli attacchi occidentali in Siria resteranno un evento isolato.
I future del greggio USA scendono dello 0,12% a 66,14 dollari alle 5:55 ET (9:55 GMT), mentre il greggio Brent è in calo dello 0,17% a 71,30 dollari.