Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo martedì 5 marzo:
1. La Cina taglia l’obiettivo di crescita del PIL 2019
Stamane la Cina ha reso noto che punta ad una crescita economica tra il 6,0% e il 6,5% nel 2019, in calo dal 6,6% dello scorso anno che era già il minimo da decenni, per via di un indebolimento della domanda nazionale e dello scontro commerciale con gli Stati Uniti.
“Il contesto che si trova davanti lo sviluppo cinese quest’anno è più complicato e più grave”, ha affermato il Premier Li Keqiang in apertura del vertice annuale del Parlamento cinese. “Ci saranno più rischi e difficoltà, prevedibili o imprevedibili, e dobbiamo essere pronti ad una dura battaglia”.
Pechino ha inoltre offerto maggiori stimoli, tra cui sgravi fiscali e contributi sociali, aumenti degli investimenti nelle infrastrutture e prestiti alle piccole imprese.
2. Report sugli utili di Target
Target (NYSE:TGT) sarà uno degli ultimi grossi nomi a riportare i risultati trimestrali mentre la stagione degli utili continua a chiudersi.
Il distributore dovrebbe riportare utili per azione di 1,52 dollari e ricavi di 22,92 miliardi di dollari, secondo gli analisti intervistati da Investing.com, quando pubblicherà i dati prima della campanella di apertura.
Gli investitori seguiranno da vicino i risultati per capire se gli sforzi per spingere le vendite online stanno dando i loro frutti.
Altre compagnie di rilievo che pubblicheranno i risultati oggi sono Kohl’s (NYSE:KSS), Ross Stores (NASDAQ:ROST) e Urban Outfitters (NASDAQ:URBN).
3. Dati sui servizi dell’ISM
Dopo una recente serie di report economici deludenti, gli operatori dei mercati seguiranno i dati sull’attività del settore dei servizi dell’Institute for Supply Management (ISM) per valutare la forza dell’economia.
Il report, previsto alle 10:00 ET (15:00 GMT), dovrebbe mostrare un aumento a 57,3 per febbraio dalla lettura del mese prima di 56,7.
Il calendario economico USA odierno prevede anche l’ultimo report sulle vendite di case nuove e i dati sul bilancio federale.
Al centro della scena anche gli interventi dei membri della Fed. Il Presidente della Fed di Boston Eric Rosengren, il Presidente della Fed di Minneapolis Neel Kashkari ed il Presidente della Fed di Richmond Thomas Barkin terranno dei discorsi nel corso della giornata.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 96,68, non lontano dal massimo di due settimane di ieri.
Sul mercato dei bond, i prezzi dei Buoni del Tesoro USA scendono, spingendo il rendimento al rialzo: il rendimento dei Buoni del Tesoro a 10 anni USA, di riferimento, sale al 2,73%.
4. I future dei titoli azionari USA puntano ad un’apertura al rialzo
I future dei titoli azionari USA puntano ad un’apertura in lieve rialzo, con le previsioni deludenti sulla crescita rese dal governo cinese che hanno alimentato i timori per un rallentamento economico globale.
Alle 5:35 ET (10:30 GMT), i future Dow blue-chip salgono di 45 punti, o dello 0,2%, i future S&P 500 segnano un rialzo di 4 punti, o dello 0,2%, mentre i future Nasdaq 100 legati al settore tech vanno su di 13 punti, o dello 0,2%.
Intanto, le borse europee oscillano pressoché invariate, con l’indice paneuropeo STOXX 600 che fatica a proseguire l’impennata di tre giorni che lo aveva portato al massimo di cinque mesi ieri.
I mercati asiatici chiudono al ribasso, ma i titoli nella Cina continentale vanno in controtendenza dopo che Pechino ha promesso maggiori stimoli.
5. Il prezzo del greggio scende, atteso report API
Sul mercato delle materie prime, il prezzo del greggio è in calo in attesa dei nuovi dati settimanali sulle scorte commerciali di greggio USA.
L’American Petroleum Institute rilascerà il report settimanale sulle scorte per la settimana terminata il 1° marzo alle 16:30 ET (21:30 GMT), tra le previsioni di un lieve aumento di circa 388.000 barili.
I future del West Texas Intermediate (WTI) scendono di 40 centesimi, o dello 0,7%, a 56,20 dollari al barile.
I future del Brent, il riferimento internazionale, sono in calo di 48 centesimi, o dello 0,7%, a 65,19 dollari al barile.
-- Articolo realizzato con il contributo di Reuters