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Le cinque cose da seguire sui mercati questo mercoledì

Pubblicato 23.05.2018, 11:57
Aggiornato 23.05.2018, 12:57
© Reuters.  Le cinque cose da seguire sui mercati questo mercoledì

Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo mercoledì 23 maggio:

1. Verbali della Fed al centro della scena

La Federal Reserve rilascerà i verbali dell’ultimo vertice di politica monetaria alle 14:00 ET (18:00 GMT), da cui potrebbero emergere maggiori dettagli sulle discussioni dei policymaker prima che hanno portato alla decisione del 2 maggio di lasciare i tassi di interesse invariati.

I verbali saranno seguiti con attenzione per capire l’opinione della Fed in merito all’inflazione e a come possa influire sull’attuale andamento dei tassi.

Gli investitori si aspettano un aumento dei tassi in occasione del prossimo vertice di politica monetaria della Fed del 12 e 13 giugno.Tuttavia, Wall Street è divisa circa il numero degli interventi che la banca centrale potrebbe effettuare quest’anno dopo quello di giugno.

La banca centrale USA al momento prevede altri due aumenti dei tassi nel 2018, sebbene nelle ultime settimane le aspettative dei mercati di un altro aumento entro fine anno siano aumentate grazie alle prospettive di un rafforzamento dell’inflazione.

Tra gli altri dati economici previsti in giornata, i trader seguiranno la lettura preliminare di Markit sull’attività delle imprese relativamente a maggio alle 9:45 ET (13:45 GMT), mentre i dati sulle vendite di case nuove di aprile saranno pubblicati un quarto d’ora dopo.

2. Sulle borse globali pesa l’incertezza geopolitica

I mercati azionari globali restano sotto pressione questo mercoledì, con l’incertezza geopolitica tornata alla ribalta.

Wall Street ha chiuso al ribasso ieri, quando il Presidente Donald Trump si è detto scontento delle ultime trattative commerciali USA-Cina svoltesi la scorsa settimana, pesando sull’ottimismo originatosi dalle parole del fine settimana del Segretario al Tesoro USA Steven Mnuchin secondo cui la guerra commerciale è “sospesa”.

Trump ha fatto inoltre sorgere dei dubbi circa la possibilità che si svolga il summit tra Stati Uniti e Corea del Nord in programma il 12 giugno, nei timori che il leader nordcoreano possa essere restio ad abbandonare le armi nucleari.

Anche la notizia che il Presidente vorrebbe tagliare il 10% delle esportazioni di acciaio europee negli Stati Uniti ha contribuito ad alimentare i timori di una guerra commerciale, nelle aspettative che un attrito commerciale UE-USA possa coinvolgere molti più settori.

Il selloff di ieri a Wall Street ha contagiato i mercati asiatici questo mercoledì, facendo crollare l’indice nipponico Nikkei e il cinese Shanghai Composite rispettivamente dell’1,2% e dell’1,4%.

Le borse europee condividono il sentimento di agitazione, con un tonfo di oltre l’1% ed una serie di dati economici negativi che hanno contribuito al selloff negli scambi di mezzogiorno.

I future USA puntano ad un’apertura al ribasso, i timori commerciali continuano a pesare e i mercati attendono i verbali della Fed e gli utili di Target.

Alle 5:52 ET (9:52 GMT), i futures Dow blue-chip scendono di 188 punti, o dello 0,76%, i future S&P 500 sono in calo di 18 punti, o dello 0,67%, mentre i futures Nasdaq 100 crollano di 69 punti, o dell’1,00%.

3. I dati sull’inflazione britannica spingono il cambio al minimo del 2018

La sterlina segna un nuovo minimo di cinque mesi contro il dollaro questo mercoledì, la lettura dell’inflazione annua è inaspettatamente scesa al 2,4%, il minimo dal marzo 2017.

Il livello basso di inflazione potrebbe ridurre la pressione sulla Banca d’Inghilterra affinché proceda con l’inasprimento della politica monetaria.

Sebbene il governatore della BoE Mark Carney abbia testimoniato alla Commissione al Tesoro britannico ieri che la banca centrale prevede un aumento dei tassi in modo limitato e graduale, i trader restano divisi circa la possibilità di un intervento ad agosto.

Alle 5:53 ET (9:53 GMT), la coppia GBP/USD scende dello 0,59% a 1,3355.

4. Euro al minimo di 5 mesi contro il dollaro dopo i dati deboli sul settore privato

L’euro si attesta vicino al minimo di cinque mesi dopo che la crescita del settore privato nella zona euro è scesa al tasso più lento di 18 mesi a maggio.

L’indice flash sulla produzione composita della zona euro, che misura la produzione combinata del settore manifatturiero e di quello dei servizi, ha registrato una lettura di 54,1 a maggio, meno del dato di 55,0 previsto.

Il report deludente dovrebbe ridurre le aspettative di un aumento dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea.

La coppia EUR/USD scende dello 0,44% a 1,1727 alle 5:55 ET (9:55 GMT), vicino al minimo da dicembre.

5. Greggio giù tra le voci di un possibile aumento della produzione OPEC

Il prezzo del greggio scende questo mercoledì, le voci secondo cui l’OPEC potrebbe aumentare la produzione già a giugno pesano sul sentimento mentre gli investitori attendono i dati sulle scorte USA.

I timori per la produzione in Venezuela ed Iran e il fatto che Washington sia preoccupata per un’impennata troppo veloce del greggio potrebbero portare ad un accordo per un aumento della produzione, secondo fonti OPEC e del settore citate da Reuters.

Gli operatori dei mercati aspettano intanto la pubblicazione, da parte della U.S. Energy Information Administration, del report settimanale ufficiale sulle scorte oggi alle 10:30 ET (14:30 GMT), nelle aspettative di un calo di 1,5 milioni di barili.

Alla chiusura dei mercati ieri, l’American Petroleum Institute ha dichiarato che le scorte di greggio statunitensi sono scese di 1,3 milioni di barili la scorsa settimana.

I future del greggio USA scendono dello 0,58% a 71,78 dollari alle 5:56 ET (9:56 GMT), mentre il greggio Brent è in salita dello 0,83% a 78,91 dollari.

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