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Le cinque cose da seguire sui mercati questo mercoledì

Pubblicato 05.09.2018, 11:30
Aggiornato 05.09.2018, 11:30
© Reuters.  Le cinque cose da seguire sui mercati questo mercoledì

Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo mercoledì 5 settembre:

1. USA e Canada riprendono le trattative commerciali

Le trattative commerciali tra Stati Uniti e Canada per il superamento dell’Accordo nordamericano sul libero scambio (NAFTA) riprenderanno quest’oggi dopo che le due parti hanno concluso quelle della scorsa settimana senza alcun risultato.

Il governo Trump vuole scartare un meccanismo di risoluzione delle dispute che secondo il Primo Ministro canadese Justin Trudeau è invece cruciale. I due paesi sono in disaccordo inoltre sulle richieste degli Stati Uniti di un maggiore accesso al mercato caseario chiuso canadese.

I due vicini hanno terminato le trattative di venerdì scorso, giorno della scadenza fissata dalla Casa Bianca affinché il Canada partecipasse all’accordo stretto col Messico il mese scorso, senza risolvere i punti più importanti.

Nel frattempo gli investitori continuano a tenere d’occhio la minaccia di nuovi dazi USA su altri 200 miliardi di dollari di prodotti cinesi, che potrebbero arrivare già al termine del periodo di commenti pubblici domani.

2. I future dei titoli azionari USA puntano ad un’apertura al ribasso

I future degli indici azionari USA puntano ad un’apertura in discesa a Wall Street, il persistere delle tensioni commerciali e l’aumento dei timori per le valute dei mercati emergenti hanno ridotto la propensione al rischio.

Alle 5:30 ET, i future Dow blue-chip scendono di 110 punti, o dello 0,4%, i future S&P 500 sono in calo di 10 punti, o dello 0,4%, mentre i future Nasdaq 100 legati al settore tech scendono di 35 punti, o dello 0,5%.

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In Europa, la maggior parte delle borse del continente è in discesa, con quasi tutti i settori in rosso.

Tra gli indici nazionali, l’indice tedesco DAX legato alle esportazioni è in calo dello 0,9%, mentre il francese CAC 40 crolla dell’1,2%. Il britannico FTSE 100 va giù dello 0,5%.

In Asia, i mercati della regione hanno chiuso al ribasso.

L’indice Shanghai Composite crolla dell’1,7% a 2.704, riavvicinandosi al minimo di due anni e mezzo di 2.653 del mese scorso.

3. Dollaro in salita, persistono i problemi sui mercati emergenti

Il dollaro si attesta vicino al massimo di una settimana e mezzo contro il paniere delle valute, la domanda di biglietto verde resta supportata dal persistere dei timori per i mercati emergenti.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale a 95,50, non lontano dal massimo di una settimana e mezzo di ieri di 95,68.

Sui mercati emergenti, valute come lira turca, peso argentino, rand sudafricano, real brasiliano, rupia indonesiana e rupia indiana sono tutte al ribasso.

Sulle valute dei mercati emergenti hanno fortemente pesato i timori che l’aumento dei tassi di interesse USA metta sotto pressione i paesi che hanno chiesto massicci prestiti in dollari negli ultimi anni.

4. Prezzo del greggio giù, ridotta la minaccia della tempesta

Tra le materie prime, il prezzo del greggio scende per via dell’indebolimento della tempesta tropicale che sta colpendo la costa del Golfo USA con un impatto minore sulla produzione rispetto a quanto previsto.

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I future del greggio USA West Texas Intermediate si attestano a 69,17 dollari al barile, con un crollo di 70 centesimi, o dell’1% rispetto all’ultima attestazione.

I future del greggio Brent vanno giù di 51 centesimi, o dello 0,7%, a 77,66 dollari al barile.

Il prezzo del greggio è schizzato ieri dal momento che decine di piattaforme di petrolio e gas USA nel Golfo del Messico sono state chiuse in previsione dei danni della tempesta tropicale Gordon.

Tuttavia, la tempesta si è spostata verso est stamane e si è indebolita, riducendo la minaccia per i produttori nella parte occidentale del Golfo.

5. I grossi nomi del tech testimonieranno davanti al Senato USA

I dirigenti di Twitter (NYSE:TWTR) e Facebook (NASDAQ:FB) difenderanno le loro compagnie davanti ai legislatori USA questa mattina, con Facebook a ribadire che prende seriamente le interferenze nelle elezioni e Twitter che nega che la sua attività sia influenzata dalla politica.

Il Direttore Operativo di Facebook Sheryl Sandberg, insieme all’Amministratore Delegato di Twitter Jack Dorsey, affermerà che gli sforzi della sua compagnia per contrastare l’influenza estera sono migliorati dalle elezioni USA del 2016, secondo la testimonianza scritta pubblicata ieri.

Ma non è prevista la testimonianza di un dirigente di Google di proprietà di Alphabet (NASDAQ:GOOGL), dopo che la compagnia ha respinto la richiesta della Commissione di Intelligence del Senato di inviare uno dei dirigenti senior, deludendo i legislatori.

Google si era offerta di inviare il suo responsabile dell’ufficio legale, Kent Walker, all’udienza di oggi, ma la commissione ha rifiutato, affermando che avrebbe voluto ascoltare qualcuno che prende le decisioni nella compagnia.

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L’udienza comincerà alle 9:30 ET.

I dirigenti del settore tech hanno più volte testimoniato davanti al Congresso quest’anno, per difendersi in merito all’attività di influenza politica sui loro siti nonché sull’apprensione per la privacy degli utenti.

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