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Le cinque cose da seguire sui mercati questo mercoledì

Pubblicato 03.10.2018, 11:56
Aggiornato 03.10.2018, 11:56
© Reuters.  Le cinque cose da seguire sui mercati questo mercoledì

© Reuters. Le cinque cose da seguire sui mercati questo mercoledì

Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo mercoledì 3 ottobre:

1. Ridotte tensioni politiche in Europa, l’Italia ridurrà il deficit di bilancio

I timori per il debito in Europa si riducono questo mercoledì e l'euro è in ripresa, con il governo populista italiano che intende tagliare il deficit di bilancio dopo il prossimo anno.

I giornali italiani riportano che il governo populista del paese ridurrà gli obiettivi sul deficit di bilancio per il 2020 e il 2021 rispettivamente al 2,2% ed al 2%, attenendosi all’idea del 2,4% per il 2019.

Il governo aveva inizialmente annunciato un deficit del 2,4% per i prossimi tre anni, in violazione però delle norme fiscali dell’Unione Europea.

L’Italia ha il debito nominale più alto dell’UE e la sua promessa di alzare il deficit ha scatenato i timori di una nuova crisi finanziaria, comportando un’impennata dei bond decennali italiani. Lo spread tra i bond di riferimento italiani e quelli tedeschi ha raggiunto il massimo in oltre cinque anni.

2. Attesi dati USA ADP e ISM e previsioni economiche del FMI

Gli investitori presteranno attenzione ai dati USA sull’occupazione in attesa del report sull’occupazione non agricola di venerdì.

Il report sull’occupazione nel settore privato ADP sarà pubblicato alle 8:15 ET (12:15 GMT). In media, gli economisti si aspettano che l’occupazione a settembre sia salita a 187.000 unità dalle 163.000 del mese prima.

Alle 10:00 ET (14:00 GMT), l’ISM rilascerà i dati sull’attività del settore dei servizi a settembre. L’indice PMI non manifatturiero dell’ISM dovrebbe essere sceso a 58,1 il mese scorso da 58,5 di agosto.

Il Fondo Monetario Internazionale aggiornerà inoltre le previsioni economiche globali alle 10:00 ET (14:00 GMT). La direttrice del FMI Christine Lagarde in un discorso di lunedì ha lasciato intendere che l’organizzazione potrebbe tagliare le previsioni sulla crescita per via del protezionismo commerciale e degli alti livelli di debito.

“A luglio, abbiamo previsto una crescita globale del 3,9% per il 2018 e il 2019. La prospettiva è diventata meno ottimista da allora, come emergerà dalle previsioni aggiornate della prossima settimana”, ha detto.

3. Ripresa delle borse globali; report sugli utili di Pier 1 Imports e Lennar (NYSE:LEN)

I future dei titoli azionari USA salgono questo mercoledì, gli investitori attendono i prossimi dati e le tensioni commerciali si sono ridotte.

I future S&P 500 salgono dello 0,15% mentre i future Dow vanno su dello 0,12% ed i future Nasdaq 100 legati al settore tech sono in salita dello 0,19%.

Tra le notizie sugli utili, l’impresa edile Lennar pubblicherà gli utili prima della campanella, con gli analisti che si aspettano un calo delle vendite a 1,18 dollari ad azione. Dopo la campanella, il distributore Pier 1 Imports rilascerà i risultati finanziari. La compagnia in difficoltà dovrebbe perdere 60 centesimi ad azione su vendite di circa 360 milioni di dollari.

Gli scambi in Europa sono misti, la notizia che l’Italia ha fatto un passo indietro sulla promessa per il deficit di bilancio ha contribuito ad allentare i timori degli investitori. L’indice tedesco DAX è in rosso, mentre il londinese FTSE 100 e il francese CAC 40 sono in salita.

Nel frattempo, in Asia, le borse della Cina continentale sono chiusi per festa questa settimana. Ad Hong Kong, l’indice Hang Seng scende dello 0,13% mentre in Giappone l’indice TOPIX ha chiuso con un tonfo dell’1,17% e l’indice Nikkei 225 è in calo dello 0,62%.

4. Prezzo del greggio stabile, attesi dati sulle scorte EIA

I prezzi del greggio rimangono supportati vicino al massimo di 4 anni nelle aspettative di un mercato teso a partire dal mese prossimo, con gli Stati Uniti che si preparano a riapplicare le sanzioni sull’Iran.

I future del greggio Brent scambiati sulla borsa di Londra salgono dello 0,21% a 84,98 dollari al barile rispetto all’ultima chiusura, non lontano dal massimo di 82,55 dollari di lunedì, il massimo dal novembre 2014.

Il prezzo del greggio USA è stabile a 75,33 dollari, oscillando vicino al massimo di 4 anni di ieri di 75,91 dollari.

L’imminente calo delle forniture ha fatto schizzare il prezzo del greggio e gli analisti temono che l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio e i membri non-OPEC, tra cui la Russia, abbiano una capacità di scorte insufficiente ad aumentare la produzione per compensare la diminuzione delle scorte globali.

L’Iran è il terzo principale produttore dell’OPEC.

Mentre i mercati globali sono in tensione, l’aumento della produzione USA dimostra che le scorte della nazione restano abbondanti.

Nel report settimanale di ieri, l’API ha reso noto che le scorte di greggio sono salite di 907.000 barili la scorsa settimana, meno degli 1,5 milioni previsti dagli analisti.

I dati ufficiali sulle scorte saranno pubblicati dalla U.S. Energy Information Administration alle 10:30 ET e gli analisti prevedono un incremento di 1,98 milioni di barili.

5. Giù il titolo di Aston Martin, l’IPO non entusiasma

Il titolo della casa automobilistica di lusso Aston Martin crolla al debutto sui mercati a Londra con gli investitori che si chiedono se riuscirà a rispettare i suoi ambiziosi piani di crescita, che comprendono il lancio di nuovi modelli.

Aston Martin ha valutato le proprie azioni a 19 sterline ciascuna, con una capitalizzazione di mercato di 4,33 miliardi di sterline (5,63 miliardi di dollari).

Tuttavia il titolo è crollato del 6,5% e segna un tonfo del 5,26% alle 06:00 ET (10:00 GMT).

La valutazione di 4,3 miliardi di sterline è inferiore ai 5,1 miliardi che la casa automobilistica aveva stimato quando ha fissato il range di prezzo iniziale della sua quotazione tra 17,50 e 22,50 sterline ad azione.

La quotazione rappresenta la prima offerta pubblica iniziale di una casa automobilistica britannica in oltre trent’anni.

L’Amministratore Delegato Andy Palmer si è detto comunque “soddisfatto del responso positivo” degli investitori, descrivendo l’IPO come una “pietra miliare storica” per la compagnia ed impegnandosi a rispettare i piani di crescita.

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