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Le cinque cose da seguire sui mercati questo mercoledì

Pubblicato 31.10.2018, 10:37
Aggiornato 31.10.2018, 10:37
© Reuters.  Le cinque cose da seguire sui mercati questo mercoledì

Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo giovedì 31 ottobre:

1. Dow destinato a rialzo a tripla cifra nell’ultimo giorno del cupo ottobre

I future dei titoli azionari USA puntano a concludere positivamente quello che è stato un ottobre difficile per le borse, con il Dow che si avvia a segnare un rialzo a tripla cifra, in vista dell’ultima serie di utili delle compagnie e di dati economici.

Alle 5:35 ET, i future Dow blue-chip salgono di 125 punti, o dello 0,5%, i future S&P 500 sono in salita di 16 punti, o dello 0,6%, mentre i future Nasdaq 100 legati al settore tech vanno su di 71 punti, o dell’1%.

Le borse USA hanno chiuso in salita nella seduta precedente, con i mercati che hanno recuperato in parte le perdite del mese prima della fine di un ottobre terribile per i mercati azionari.

Dopo la ripresa di ieri, l’indice Dow segna un crollo del 5,9% questo mese, la performance peggiore dall’agosto 2015. L’indice S&P 500 registra un tonfo del 7,9% su ottobre, avviandosi a segnare il mese peggiore dal maggio 2010. L’indice Nasdaq è crollato dell’11% ed è destinato a registrare la performance peggiore dal settembre 2008.

In Europa, le principali borse segnano una lunga impennata, grazie agli utili positivi di L’Oreal (PA:OREP), Sanofi (PA:SASY) e delle banche Standard Chartered (LON:STAN) e Santander (MC:SAN) che hanno allentato i timori degli investitori.

Le borse asiatiche sono in ripresa dal minimo di 20 mesi, con un ottobre tumultuoso che si avvia alla conclusione.

L’indice Shanghai Composite rimbalza dell’1,3%: i dati sull’attività industriale più deboli del previsto hanno alimentato le aspettative che Pechino adotti altre misure a supporto dell’economia.
In Giappone, l’indice Nikkei schizza del 2%, rassicurato dalle indicazioni della Banca del Giappone che la politica ultra-allentata sarà confermata ancora per qualche tempo.

2. GM al centro di un’altra giornata ricca dal punto di vista dei report sugli utili

Per quanto riguarda gli utili, General Motors (NYSE:GM), Sprint (NYSE:S), Yum! Brands (NYSE:YUM), Chesapeake Energy (NYSE:CHK), Anthem (NYSE:ANTM), GNC Holdings (NYSE:GNC) ed Estee Lauder (NYSE:EL) sono tra le compagnie che pubblicheranno i risultati trimestrali prima della campanella di apertura.

AIG (NYSE:AIG), Fitbit (NYSE:FIT), NXP Semiconductors (NASDAQ:NXPI), Express Scripts (NASDAQ:ESRX), Ballard Power Systems (NASDAQ:BLDP) e Solaris Oilfield Infrastructure (NYSE:SOI) sono tra le compagnie che rilasceranno i risultati dopo la chiusura dei mercati.

3. I risultati di Facebook calmano gli investitori

Facebook ha placato gli investitori prevedendo che i margini smetteranno di ridursi dopo il 2019, con la diminuzione dei costi per gli scandali, spingendo il titolo in salita negli scambi pre-market nonostante il secondo trimestre consecutivo in cui si è registrata una crescita bassa da record degli utenti.

L’Amministratore Delegato della compagnia Mark Zuckerberg ha ribadito l’avvertimento secondo cui il crescente interesse degli utenti per i messaggi privati, i video e i contenuti più sicuri comporterà un aumento dei costi più rapido rispetto a quello dei ricavi per “qualche tempo”.

Il titolo di Facebook (NASDAQ:FB) schizza del 4% prima della campanella di apertura. Le azioni hanno avuto un andamento altalenante negli scambi volatili after-hour di ieri, dopo che il colosso dei social ha pubblicato un report misto sugli utili del terzo trimestre.

La compagnia ha riportato utili per azione di 1,76 dollari, superando le stime di 1,47 dollari. Per quanto riguarda i ricavi, ha però deluso le aspettative, riportando 13,73 miliardi di dollari in confronto ai 13,78 miliardi attesi dagli analisti.

4. Dati sull’occupazione ADP (NASDAQ:ADP)

Per quanto riguarda i dati, l’attenzione dei mercati sarà rivolta al mercato del lavoro USA, con il report ADP sulla crescita dell’occupazione privata spesso considerato un’anticipazione del report governativo sull’occupazione non agricola di venerdì.

Gli economisti si aspettano che i dati ADP, attesi alle 8:15 ET, mostrino che la crescita dell’occupazione abbia segnato 189.000 unità ad ottobre.

Nel frattempo, gli investitori non perderanno di vista i dati USA sull’indice sui costi dell’occupazione del terzo trimestre alle 8:30 ET, nonché quelli sull’indice PMI di Chicago relativo ad ottobre alle 9:45 ET.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 96,75, dopo aver toccato il massimo di 96,85 nella notte, il massimo dal 15 agosto.

5. Report sulle scorte di greggio dell’EIA

Sul mercato delle materie prime, la U.S. Energy Information Administration rilascerà il report settimanale ufficiale sulle scorte relativo alla settimana terminata il 26 ottobre oggi alle 10:30 ET.

Gli analisti si aspettano un’impennata di circa 4,1 milioni di barili. Se confermata, sarebbe il sesto aumento settimanale consecutivo delle scorte di greggio USA.

Alla chiusura dei mercati ieri, l’American Petroleum Institute ha dichiarato che le scorte di greggio statunitensi sono salite di 5,7 milioni di barili la scorsa settimana.

Il prezzo del greggio sale per la prima volta in tre giorni, supportato dalle imminenti sanzioni USA contro l’Iran che saranno applicate a partire dalla prossima settimana.

I future del West Texas Intermediate (WTI) salgono di 52 centesimi, o dello 0,8%, a 66,70 dollari al barile. Sono crollati dell’1,3% ieri, dopo aver segnato il minimo dal 17 agosto di 65,33 dollari al barile.

I future del Brent, il riferimento internazionale, salgono di 74 centesimi, o dello 0,9%, a 76,69 dollari al barile. Ieri hanno segnato un tonfo dell’1,8%, toccando ad un certo punto il minimo dal 24 agosto di 75,09 dollari al barile.

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