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Le cinque cose da seguire sui mercati questo mercoledì

Pubblicato 28.06.2017, 12:04
Aggiornato 28.06.2017, 12:55
© Reuters.  Le cinque cose da seguire sui mercati questo mercoledì

Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo mercoledì 28 giugno:

1. Banchieri centrali ancora al centro dell’attenzione dei mercati

Dopo una serie di interventi dei policymaker nella seduta precedente, tra cui quello della Presidente della Federal Reserve (Fed) Janet Yellen che ha affermato che non si aspetta un’altra crisi finanziaria nell’ “arco della vita”, i riflettori saranno ancora puntati sui banchieri centrali questo mercoledì dal momento che si trovano ancora al forum della Banca Centrale Europea (BCE) a Sintra, in Portogallo.

Al centro dell’attenzione la discussione prevista per le 9:30 ET (15:30 GMT) a cui prenderanno parte il governatore della Banca d’Inghilterra (BoE) Mark Carney, il presidente della BCE Mario Draghi, il governatore della Banca del Giappone (BoJ) Haruhiko Kuroda e il presidente della Banca del Canada (BoC) Stephen Poloz, discussione moderata dal governatore della Banca d’Israele Karnit Flug.

Per quanto riguarda i dati economici USA, gli investitori attendono i dati commerciali e quelli sulle vendite di case in corso, entrambi relativi al mese di maggio.

2. Dollaro al minimo di 8 mesi dopo il rinvio del voto sulla sanità

Il dollaro resta sotto pressione questo mercoledì, segnando il minimo di otto mesi dopo che i leader repubblicani al Senato hanno rinviato l’attesissima riforma sulla sanità fino a dopo la pausa del Congresso per il 4 luglio, in modo da avere più tempo per ottenere maggiori consensi.

Il rinvio ha scatenato i timori circa la capacità del governo Trump di andare avanti con i tagli alle tasse e lo stimolo fiscale, senza prima aver fatto approvare la riforma sanitaria.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,18% a 96,01 alle 5:56 GMT (9:56 GMT).

Il calo del dollaro ha spinto il prezzo dell’oro questo mercoledì, dal momento che le materie prime valutate in dollari diventano più economiche per i titolari di altre valute.

Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i future dell’oro con consegna ad agosto salgono di 6,32 dollari, o dello 0,5%, a 1.253,31 dollari alle 5:57 ET (9:57 GMT).

3. L’euro continua l’impennata al massimo di un anno

L’indebolimento del dollaro ha contribuito al proseguimento dell’impennata dell’euro, con il cambio EUR/USD al massimo di 1,1388, il massimo dal 24 giugno del 2016.
La coppia si è poi attestata a 1,1361 alle 5:57 ET (9:57 GMT), su dello 0,2% sulla giornata.

La coppia è schizzata dell’1,39% ieri, il maggiore aumento giornaliero dallo scorso giugno, dopo i commenti positivi del Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi, commenti che hanno alimentato le speculazioni che la banca possa presto ridimensionare il programma di allentamento monetario.

4. Il greggio oscilla in attesa dei dati sulle scorte USA

Il prezzo del greggio fatica a segnare una ripresa negli scambi della mattinata statunitense di questo mercoledì, mentre gli investitori attendono i dati settimanali sulle scorte statunitensi di greggio e prodotti raffinati previsti nel corso della giornata.

Alla chiusura dei mercati ieri, l’American Petroleum Institute ha dichiarato che le scorte di greggio statunitensi sono salite di 851.000 barili nella settimana terminata il 23 giugno, deludendo le attese di un calo di 2,6 milioni di barili.

La U.S. Energy Information Administration rilascerà il report settimanale ufficiale sulle scorte oggi alle 10:30 ET (14:30 GMT) e si prevede un calo di 2,585 milioni di barili.

I future del greggio USA scendono dello 0,29% a 44,11 dollari alle 6:01 ET (10:01 GMT), mentre il greggio Brent è in calo dello 0,2% a 46,91 dollari.

Gli investitori seguiranno con particolare attenzione domani il discorso sull’energia del Presidente USA Donald Trump.

5. Le borse globali seguono Wall Street al ribasso, la propensione al rischio resta bassa

I titoli azionari globali hanno seguito a ruota Wall Street al ribasso, con il rinvio della riforma sanitaria USA e il selloff del settore tech che pesano sul sentimento.

Le borse asiatiche sono crollate questo mercoledì dopo il ribasso a Wall Street seguito al rinvio del voto sulla riforma della sanità negli Stati Uniti. L’indice nipponico Nikkei ha chiuso a -0,49%, mentre in Cina l’indice Shanghai Composite va giù dello 0,56%.

Anche sui titoli europei pesa il sentimento negativo per l’azionario. Alle 6:02 ET (10:02 GMT), il riferimento europeo Euro Stoxx 50 scende dello 0,58%, l’indice DAX è in calo dello 0,59%, l’indice CAC 40 va giù dello 0,42% mentre il londinese FTSE 100 segna -0,07%.

I future USA indicano che l’indice Dow e l’indice S&P potrebbero vedere una ripresa, mentre l’indice Nasdaq continuerà a scendere. Alle 6:03 ET (10:03 GMT) i future Dow blue-chip salgono dello 0,07%, i future S&P 500 vanno su dello 0,07% ed i future Nasdaq 100 scendono dello 0,20%.

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