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Le cinque cose da seguire sui mercati questo venerdì

Pubblicato 06.10.2017, 12:15
Aggiornato 06.10.2017, 13:00
© Reuters.  Le cinque cose da seguire sui mercati questo venerdì

Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo venerdì 6 ottobre:

1. Atteso report sull’occupazione non agricola

Il Dipartimento per il Lavoro USA rilascerà il report sull’occupazione non agricola relativo al mese di settembre oggi alle 8:30 ET (12:30 GMT).

Si prevede che i dati mostrino un aumento di sole 90.000 unità questo mese, in calo dalle 156.000 di agosto, per via dell’impatto degli uragani Harvey ed Irma. Il tasso di disoccupazione dovrebbe restare invariato al 4,4%.

I riflettori saranno puntati in particolare sui dati sulla media dei compensi orari, che dovrebbe essere salita dello 0,3% dopo l’aumento dello 0,1% del mese prima.

Un report sull’occupazione positivo indicherebbe un miglioramento dell’economia e farebbe salire le probabilità di un aumento dei tassi di interesse nei prossimi mesi, mentre dei dati negativi alimenterebbero il clima di incertezza sulle prospettive economiche e farebbe escludere un inasprimento della politica monetaria.

2. Dollaro al massimo di 7 settimane tra le speranze di una riforma fiscale USA e dell’aumento dei tassi

La Camera dei Rappresentati ieri ha votato 219 a 106 per l’approvazione del bilancio 2018, un primo importante passo verso la riforma fiscale.

Il voto giunge una settimana dopo la presentazione del piano sulla riforma fiscale USA da parte del governo Trump.

Intanto, le aspettative di un aumento dei tassi della Fed a dicembre sono state alimentate dalle parole di ieri del Presidente della Federal Reserve di Philadelphia Patrick Harker, che si è detto ancora a favore di un ulteriore aumento quest’anno e di altri tre per il prossimo.

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L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,10% a 93,87 alle 06:00 ET (10:00 GMT), il massimo dal 17 agosto.

3. Greggio in calo, i mercati si preparano alla tempesta tropicale Nate

Il prezzo del greggio scende con i trader che tengono d’occhio la tempesta tropicale Nate diretta verso il Golfo del Messico, che potrebbe diventare un uragano entro il fine settimana.

BP (LON:BP) e Chevron (NYSE:CVX) hanno previsto per oggi l’interruzione della produzione in tutte le piattaforme del Golfo, mentre Royal Dutch Shell (LON:RDSa) e Anadarko Petroleum (NYSE:APC) hanno sospeso alcune delle attività nella zona.

Tuttavia, la materia prima continua ad essere incoraggiata dalla prospettiva di una proroga dei tagli alla produzione da parte dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio.

Mercoledì, il Presidente russo Vladimir Putin, ha dichiarato che l’impegno dell’OPEC e degli altri produttori, compresa la Russia, di tagliare la produzione per supportare il prezzo potrebbe essere esteso fino alla fine del 2018, anziché fino al marzo del 2018.

Sebbene non abbia preso un chiaro impegno per la proroga dell’accordo per la riduzione della produzione, il re saudita Salman ha affermato che il suo paese è “flessibile” per quanto riguarda l’idea di estendere il patto fino alla fine del 2018.

I future del greggio West Texas Intermediate scendono di 30 centesimi, o dello 0,59%, a 50,41 dollari al barile.

Intanto, i future del greggio Brent, il riferimento per il prezzo del greggio al di fuori degli Stati Uniti, scendono di 23 centesimi, o dello 0,4%, a 56,77 dollari al barile.

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4. Persiste il trambusto politico in Spagna

Ieri, la Corte Costituzionale spagnola ha ordinato al parlamento regionale della Catalogna di chiudere lunedì, facendo dubitare che la regione possa dichiarare l’indipendenza dalla Spagna.

Intanto, la banca spagnola Banco Sabadell ha annunciato che trasferirà la propria sede dalla Catalogna, mentre Caixabank prenderà una decisione quest’oggi.

L’indice spagnolo IBEX dei 35 principali titoli azionari del paese scende negli scambi europei di questa mattina, ma resta al di sopra del minimo di sette mesi registrato mercoledì.

Anche sull’euro pesano le tensioni in Spagna. Il cambio EUR/USD oscilla vicino al minimo di sette settimane di 1,1705 alle 06:00 ET (10:00 GMT).

5. Le borse globali continuano a salire

I mercati dell’Asia Pacifica hanno chiuso al rialzo questo venerdì, con le principali borse della regione ancora chiuse per festa.

L’indice nipponico Nikkei ha chiuso la seduta ad un nuovo massimo di due anni, mentre in Australia l’indice S&P/ASX 200 è schizzato, grazie alla ripresa del settore delle materie prime.

Intanto, le borse europee sono miste in un clima di apprensione per la stabilità politica in Spagna e in attesa del report sull’occupazione non agricola USA, anche se l’indice tedesco DAX continua ad oscillare vicino a nuovi massimi storici.

A Wall Street, i titoli azionari USA puntano ad un’apertura stabile, dopo la nuova chiusura ai massimi storici dei tre principali indici ieri, nell’ottimismo per le prospettive per l’economia statunitense che continua a supportare la fiducia degli investitori.

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