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Le cinque cose da seguire sui mercati questo venerdì

Pubblicato 09.11.2018, 11:34
Aggiornato 09.11.2018, 11:34
© Reuters.  Le cinque cose da seguire sui mercati questo venerdì

© Reuters. Le cinque cose da seguire sui mercati questo venerdì

Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo venerdì 9 novembre:

1. Fed intenzionata ad alzare i tassi di interesse in modo costante

La Federal Reserve ha lasciato invariati i tassi di interesse ieri ma resta ferma nell’idea di continuare ad aumentarli gradualmente.

La banca centrale USA ha alzato i tassi tre volte quest’anno e lo farà ancora una volta a dicembre.
Le aspettative di un aumento sono pari all’80% secondo lo Strumento di Controllo dei Tasse della Fed di Investing.com.

Sebbene ci siano stati pochi cambiamenti nella dichiarazione della banca, la valutazione sugli investimenti fissi delle imprese ha catturato l’attenzione.

La “crescita degli investimenti fissi delle imprese è stata moderata rispetto al ritmo rapido dell’inizio dell’anno”, si legge.

La valutazione contrasta con quella della dichiarazione di settembre secondo cui “gli investimenti fissi delle imprese (sono) cresciuti in modo solido”.

La modifica indica che la Fed nota una moderazione dell’economia ma che è soddisfatta del suo ritmo di aumenti dei tassi lento e costante.

2. Wall Street punta ad un’apertura debole

Le borse globali sono al ribasso questo venerdì, le aspettative di un aumento dei tassi USA e i dati cinesi deboli pesano sulla domanda di investimenti più rischiosi.

I future S&P 500 scendono dello 0,48% mentre i future Dow vanno giù dello 0,39% ed i future Nasdaq 100 legati al settore tech sono in calo dello 0,67%.

In Europa i mercati sono al ribasso: gli indici DAX, FTSE 100 e CAC 40 sono tutti in rosso, mentre persistono le tensioni tra la Commissione Europea e l’Italia sul deficit di bilancio 2019.

In Asia, le borse hanno chiuso in discesa dopo i dati che hanno rivelato un raffreddamento dell’inflazione dei prezzi alla produzione ed un calo delle vendite di auto in Cina, suggerendo che l’economia fatica a prendere slancio. Ad Hong Kong, l’indice Hang Seng è crollato del 2,39% e l’indice China A50 ha segnato un tonfo del 2,28%. L’indice Shanghai Composite crolla dell’1,39% mentre in Giappone il TOPIX scende dello 0,49% e il Nikkei 225 segna -1,05%.

3. Walt Disney (NYSE:DIS) batte le aspettative sugli utili

Walt Disney sarà seguita con attenzione all’apertura dopo aver battuto tutte le aspettative di Wall Street ieri.

La compagnia ha reso noto, dopo la campanella, di aver guadagnato 1,48 dollari ad azione con ricavi di 14,31 miliardi di dollari.

Il titolo è schizzato dell’1,72% negli scambi pre-market.

Questo venerdì i riflettori saranno puntati sui risultati di Rockwell Collins (NYSE:COL), Chase e GNC.

4. Attesi dati sull’indice IPP e sul sentimento del Michigan

Il Dipartimento per il Lavoro USA pubblicherà gli ultimi dati sull’inflazione al dettaglio alle 8:30 ET (13:30 GMT).

Gli economisti prevedono un aumento dell’indice sui prezzi alla produzione (IPP) pari allo 0,2% ad ottobre, come il mese prima.

L’indice IPP core, che esclude i prezzi delle categorie volatili di alimentari ed energetici, dovrebbe essere salito dello 0,2% il mese scorso, anch’esso come a settembre.

Alle 10:00 ET, l’Università del Michigan rilascerà la lettura preliminare sul sentimento dei consumatori di novmbre.

In media, gli economisti si aspettano un lieve calo a 98.

5. Prezzo del greggio stabile, timori per le scorte

Il prezzo del greggio resta invariato questo venerdì, l’aumento delle scorte e i timori per un rallentamento economico globale spaventano gli investitori.

I dati di mercoledì hanno rivelato infatti che le scorte negli Stati Uniti continuano a salire più del previsto, alimentando la paura di un esubero, malgrado le sanzioni contro l’Iran.

Le scorte di greggio USA sono salite di 5,7 milioni di barili la scorsa settimana, rispetto alle previsioni di un aumento di 3,2 milioni di barili, in base ai dati dell’EIA.

I dati settimanali USA di Baker Hughes sul numero degli impianti di trivellazione attivi, un importante indicatore della domanda dei prodotti petroliferi, saranno pubblicati nel corso della seduta.

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