Ricevi uno sconto del 40%

Mare mosso sui mercati, ma i rischi veri sono esterni

Pubblicato 03.04.2018, 11:37
Aggiornato 03.04.2018, 10:00
Mare mosso sui mercati, ma i rischi veri sono esterni

Aprile parte nel segno della turbolenza ma le trimestrali USA promettono bene: l’economia va e la Fed sta attrezzandosi per rispondere a una recessione, se e quando verrà. Il rischio vero è annidato fuori.

La prima seduta di aprile a Wall Street, con quasi tutto il resto del mondo chiuso per il Lunedì di Pasqua, ci ha dato un assaggio di quello che ci aspetta: mare mosso. La bottom line del primo trimestre racconta un indice S&P 500 sotto dell’un per cento rispetto a inizio anno, il che potrebbe indurre ad archiviarlo come ‘piatto’. Ma la prima seduta del secondo parla di una navigazione non proprio tranquilla, con oscillazioni rapide e violente, anche a livello intraday. Dopo il picco toccato il 26 gennaio il mercato ha deciso di guardare il bicchiere mezzo vuoto, solo per accorgersi, dopo qualche giorno o solo qualche ora, che era anche mezzo pieno. Finora, a quelli che aspettavano la grande correzione dopo nove anni di Toro e che da mesi se non anni si erano messi sul cash pronti ad approfittare di uno sconto del 10-20% per entrare, non è andata benissimo. Entrare sui minimi negli ultimi due mesi non è stato un esercizio facile, perché i minimi si dissolvevano nell’arco di una sola seduta, e ancora meno facile è stato decidere se e quando uscire, visto che anche i picchi sono durati poco. I principali indici di Wall Street sono andati a ritestare i minimi di inizio febbraio, andando a sfidare la media mobile a 200 giorni. Il gioco del ‘sell the rally’ resterà il preferito?

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

UTILI ATTESI RIVISTI AL RIALZO

Ora si entra nel pieno della primavera, con una stagione di trimestrali attesa ricca e una pioggia di dividendi da 400 miliardi che saranno pagati a Wall Street tra aprile e maggio. I risultati trimestrali più brillanti sono attesi dal comparto tecnologico, proprio quello di cui molti invitano a diffidare dopo il datagate di Facebook (NASDAQ:FB) e le tasse minacciate da Trump ad Amazon (NASDAQ:AMZN) e proprio quello più bersagliato nella prima seduta di aprile. In generale, i dati raccolti da FactSet Research dicono che gli utili del primo trimestre sono attesi in crescita del 17,3%, la più forte dal 19,5% messo a segno nel primo trimestre 2011. Si tratta di una revisione al rialzo sensibile rispetto alle stime al 31 dicembre, che puntavano a un +11,4%, la più alta dal secondo trimestre 2004. Sullo sfondo un quadro macro solido, almeno negli USA. Il PIL del quarto trimestre 2017 alla lettura finale è solo un decimale sotto il 3% mentre i consumi, che del PIL rappresentano oltre il 70%, hanno viaggiato in rialzo del 2,8% nei primi due mesi dell’anno. Gli indicatori dell’attività manifatturiera viaggiano ai massimi di 3 anni in America, mentre mostrano segni di rallentamento in Europa e in Asia.

CURVA PERICOLOSA?

Questo per quanto riguarda il bicchiere mezzo pieno. In quello mezzo vuoto ci sono le tensioni sui tassi e segnatamente sul Libor sul dollaro, non ancora rientrate, che qualcuno attribuisce a effetti tecnici della riforma fiscale di Trump mentre altri ci vedono un deterioramento della fiducia sul mercato interbancario. Poi c’è la curva dei tassi americani, dove la distanza tra il rendimento a due anni e quello a 10 del T-bond continua ad assottigliarsi. Non siamo ancora all’inversione della curva, che segnala quasi inevitabilmente recessione in arrivo dopo più o meno un anno e mezzo, ma lo spread continua ad assottigliarsi, oggi siamo ben sotto i 100 punti base. Ipotizziamo una subordinata di secondo tipo: che la curva si inverta nella seconda metà dell’anno e la recessione arrivi tra fine 2019 e inizio 2020. Se la Fed continua saggiamente a stringere al ritmo attuale, ci arriverà con i Fed Fund Rate al 3% o poco sopra, vale a dire con tutto il margine per allentare e aiutare l’economia a uscire rapidamente dalla contrazione.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

APPROFONDIMENTO
A Wall Street vince chi ha azioni da vendere

IL PERICOLO ESTERNO

La storia del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, che fa muovere il mercato in direzione laterale con una certa volatilità, durerà probabilmente ancora un po’. Quanto? La storia recente, illustrata in questa chart pubblicata da Bloomberg, ci dice che si va dai 415 giorni del periodo maggio 2015-luglio 2016 ai 97 giorni di aprile-settembre 2012. In media, dal 2009 ad oggi, sono 200 giorni. Per ora siamo solo a 60.

Fonte: Bloomberg

Questo ovviamente nel caso che si tratti di una correzione all’interno di un ciclo Toro. Potrebbe essere qualcosa di diverso? I fondamentali del mercato e delle economie dicono di no con convinzione. Ma ci sono anche i fattori esterni. Non intendiamo i datagate o le (presunte) guerre commerciali di Trump, ma quelle vere. Il riscaldamento delle acque del Golfo si sta avvicinando al punto di ebollizione, la crisi coreana non è archiviata, all’incendio siriano si sta aggiungendo quello di Gaza, la tensione sale alla frontiera Est dell’Europa.

BOTTOM LINE

Il Toro che si è seduto tra qualche mese potrebbe riprendere la sua marcia. Una Fed poco ciarliera ma molto saggia sta riportando alla normalità la politica monetaria e quando arriverà la prossima recessione sarà attrezzata per contrastarla. Le imprese fanno utili e i consumatori consumano. Il pericolo non si annida nel mondo delle economie e dei mercati, ma in quello che li circonda.

(dalla rubrica “Caffè scorretto” della newsletter settimanale di FinanciaLounge)


Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.