Quanto stanno realmente scontando i mercati una recessione?

Pubblicato 26.04.2025, 11:00
© Reuters

Investing.com — Da quando il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato per la prima volta dazi generalizzati sulla maggior parte dei paesi all’inizio di questo mese, gli investitori stanno cercando di valutare se le sue aggressive politiche commerciali scateneranno una recessione nell’economia statunitense.

Le azioni hanno oscillato dopo aver registrato uno dei primi cali più rapidi degli ultimi decenni, mentre gli spread creditizi si sono allargati, le curve dei rendimenti si sono irripidite e i prezzi del petrolio sono scesi.

Tuttavia, è chiaro che gli investitori non stanno ancora scontando completamente un rallentamento nella più grande economia del mondo, secondo Henry Allen, Macro Strategist di Deutsche Bank (ETR:DBKGn).

In una nota ai clienti, Allen ha sottolineato che il calo delle azioni è stato in realtà "meno profondo rispetto alle recenti recessioni", così come l’allargamento degli spread creditizi e il calo dei prezzi del greggio.

"I mercati chiaramente non vedono una recessione come inevitabile", ha affermato Allen, aggiungendo che tali previsioni probabilmente si indeboliranno se i dazi reciproci di Trump non torneranno in vigore dopo una recente pausa di 90 giorni.

Tuttavia, poiché i mercati non sembrano anticipare una recessione, ci sono "significativi rischi al ribasso se ne otteniamo una", ha sostenuto Allen.

"Nessuna delle principali classi di attività ha visto movimenti coerenti con le altre recessioni della storia recente", ha affermato Allen.

Le preoccupazioni riguardo alla portata dei piani tariffari dell’amministrazione Trump sono state in qualche modo attenuate nelle ultime settimane, sostenendo il sentiment degli investitori.

La Casa Bianca ha dichiarato di puntare a garantire decine di accordi commerciali durante la sospensione temporanea dei dazi, sebbene un dazio universale del 10% e altre imposte sulle importazioni di articoli come acciaio, alluminio e automobili rimangano in vigore.

All’inizio di questa settimana, il Wall Street Journal ha riferito che Washington sta considerando di ridurre i suoi pesanti dazi sulla Cina nel tentativo di allentare le tensioni commerciali con la seconda economia più grande del mondo. Trump ha aumentato i dazi sulla Cina ad almeno il 145%, provocando contromisure da Pechino e alimentando preoccupazioni su una guerra commerciale tra le due maggiori economie mondiali.

Trump deve ancora prendere una decisione definitiva, mentre i negoziati sono fluidi e diverse opzioni rimangono in gioco, ha riportato il WSJ, citando persone a conoscenza della questione.

Questo articolo è stato generato e tradotto con il supporto dell’intelligenza artificiale e revisionato da un redattore. Per ulteriori informazioni, consultare i nostri T&C.

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2025 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.