Investing.com - Settimana da infarto per le borse europee con l’attesa concentrata sulla riunione chiave di metà settimana: mercoledì prossimo, 21 novembre, infatti, la Commissione Europea (CE) dovrebbe pubblicare le sue conclusioni sui progetti di bilancio per il 2019 presentati dai vari paesi. Tutti guardano all'Italia che rischia la procedura di infrazione con i conseguenti rischi.
"L'esecutivo europeo dovrebbe rispondere con particolare attenzione al governo italiano, che, come ci aspettavamo, ha optato per il confronto e non ha modificato minimamente le linee principali del suo bilancio, che viola consapevolmente le regole sul deficit pubblico dell'Unione Europea", spiegano in Link Securities.
"La reazione dei mercati finanziari italiani dipenderà dalla risposta più o meno diplomatica data dall'UE: azioni e obbligazioni, e se ci sarà il temuto 'contagio' ad altri mercati della regione, in particolare a quelli classificati come periferici, tra cui gli spagnoli", aggiungono gli esperti dell’istituto.
Gli esperti di Bankinter (MC:BKT) sono dello stesso parere, affermando che oggi e domani i mercati saranno "alla ricerca, disorientati e senza fare affidamento su nulla di concreto. Ciò si tradurrà in mercati azionari deboli, specialmente quelli europei, in obbligazioni sostenute e probabilmente in euro ribassista”.
Pertanto, gli analisti di Bankiter aggiungono che l’andamento degli “spread periferici (non solo quello italiano) dipenderanno dall'atteggiamento del Governo italiano. Nel nostro scenario centrale, la Commissione europea respingerebbe ancora una volta il bilancio italiano e questo aprirebbe una fase di attesa fino a quando una delle parti prenderà l'iniziativa, cedendo su qualcosa.... o meno. La Commissione europea può invocare il Patto di stabilità e crescita (art. 126, comma 3) e imporre una sanzione dello 0,2% del PIL, che equivarrebbe a circa 3,5 miliardi di euro e renderebbe ancora più difficile per l'Italia raggiungere l'obiettivo di disavanzo fiscale”.
Secondo José Luis Cárpatos, CEO di Serenity Markets, "le fughe di notizie dicono che mercoledì inizierà il processo sanzionatorio contro l'Italia", mentre Bankinter ricorda che "questa pena non è mai stata applicata e farlo ora potrebbe rafforzare ulteriormente il populismo che già governa l'Italia a fronte di possibili elezioni, se questo governo dovesse cadere. Per questo motivo è più probabile che la Commissione europea insisterà più duramente sulla sua opposizione in modo che, senza applicare la sanzione, lo spread italiano potrebbe arrivare a livelli che faranno cedere il governo. Tale livello potrebbe essere identificato nell'intervallo 340/350 punti base contro i 312 della corrente.
Tenendo conto di questo scenario, Renta 4 raccomanda cautela, tenendo conto anche dei "passati moderati cali degli indici in Europa e di quelli più evidenti negli Stati Uniti".