TOKYO 7 giugno (Reuters) - Gli investitori giapponesi hanno venduto la settimana scorsa il maggior numero di titoli di stato esteri da aprile 2017. La ragione è l'agitazione politica che ha portato i governativi italiani al ribasso e la volatilità al rialzo nei mercati globali del debito sovrano.
I dati del ministero delle Finanze mostrano che gli investitori nipponici hanno venduto al netto 1.665 miliardi di yen (15,12 miliardi di dollari) di titoli di stato esteri tra il 27 maggio e il 2 giugno, il valore più alto da inizio aprile 2017.
Il timore che l'Italia potesse andare verso elezioni anticipate, considerate di fatto un referendum sulla permanenza del paese nell'euro, ha scosso la settimana scorsa i titoli di stato italiani e ha portato il rendimento del decennale al valore più alto da tre anni a questa parte.
I dati del ministero non segnalano il paese d'origine dei titoli acquistati e venduti dagli investitori, ma gli analisti credono che la quantità di titoli italiani venduti la settimana scorsa dagli investitori giapponesi è stata relativamente bassa.
"L'Italia ha finito per causare la vendita di titoli nei mercati più grandi. Ma gli investitori giapponesi posseggono solo una piccola quantità di titoli italiani e la vendita era incentrata più su altri tipi di debito, come i Treasuries, i cui rendimenti sono calati nettamente", ha dichiarato Shuichi Ohsaki, fixed-income strategist di Merrill Lynch JapanSecurities.